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La banda e gli amici: l'ultimo giorno di lavoro di Santino Gallorini

Alle ore 10.56 al primo binario della stazione di Arezzo è arrivato a fine corsa il treno regionale 11655 proveniente da Firenze. Nulla di eccezionale se non fosse che si trattava dell’ultimo servizio per il macchinista Santino Gallorini...

Alle ore 10.56 al primo binario della stazione di Arezzo è arrivato a fine corsa il treno regionale 11655 proveniente da Firenze. Nulla di eccezionale se non fosse che si trattava dell’ultimo servizio per il macchinista Santino Gallorini.

L’arrivo del treno è stato salutato dalle note della Filarmonica Guido Monaco di Arezzo che ha dato vita ad una bellissima e calda atmosfera attirando molti viaggiatori presenti in stazione.

Ad attendere Santino lungo il marciapiede una nutrita folla di colleghi in servizio e in quiescenza di Trenitalia, assieme al personale di RFI, Polfer e TFT. Saluti, tanti abbracci e qualche occhio lucido a testimonianza di una lunga attività lavorativa che ha generato anche durevoli legami di amicizia.

La presenza di numerosi colleghi testimonia l’affetto e la simpatia che Santino si è guadagnato in molti anni di servizio, una vita lavorativa spesa sempre con dedizione, impegno e attenzione.

Successivamente presso la sala di sosta di personale Viaggiante e Macchina di Arezzo è stato offerto un rinfresco a tutti i presenti e ancora tanti saluti e festeggiamenti per Santino che nel suo piccolo, con professionalità, ha sicuramente rappresentato un bell’esempio di onestà e senso del dovere per tutti i giovani lavoratori delle Ferrovie dello Stato e non solo.

Colleghi, amici e ovviamente i parenti, fanno a Santino i migliori auguri di una lunga vita felice e serena. Con l’auspicio che il tempo libero guadagnatosi gli possa essere utile per seguire in piena libertà la sua principale passione: la ricerca storica. Ricerca che nel corso dei decenni ha generato numerose opere che lo hanno reso noto al pubblico locale e non solo.

Innumerevoli le pubblicazioni di Santino Gallorini dedicate al territorio aretino e non solo. In particolare ricordiamo “Vite in Cambio – Gianni Mineo, il partigiano che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa” che ha fatto riscoprire un pezzo di storia aretina sepolta nell’oblio del tempo; “Pellegrino verso il cielo. Baldassarre Audiberti il santo delle Croci”, una vicenda di santità che si intreccia con eventi storici come la rivoluzione Francese, libri su Castiglion Fiorentino, Rigutino, Cortona, il Trasimeno e tanti contributi di conoscenza utili per lumeggiare il passato e amare di più nel presente il territorio bene da rispettare per consegnare alle generazioni future accresciuto in positivo e bellezza.

In questo senso vanno anche rammentate le battaglie per questioni ambientali e di salvaguardia del patrimonio artistico e archeologico.

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