Ispettori nelle scuole paritarie: ad Arezzo due istituti nel mirino del MIUR

L’idea di fondo è quella di dichiarare guerra ai furbetti della scuola. Quelli che, invece di diplomarsi dopo un percorso di studi di cinque anni, saltano direttamente alle classi finali.

Il proposito è quello contenuto all’interno della legge “La Buona Scuola” e riguarda gli istituti paritari. Nell’arco del 2016 infatti, le scuole paritarie con una distribuzione di studenti anomala (meno iscritti nelle classi intermedie e più in quelle finali) verranno sottoposte a controllo da ispettori incaricati direttamente dal Ministero della pubblica istruzione. A darne comunicazione è direttamente l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana il quale indica anche i nomi di coloro che si occuperanno di effettuare le ispezioni.

In tutta la regione su 624 istituti paritari ne sono stati indicati 45. Due di questi sono aretini.

Le supervisioni straordinarie andranno ad approfondire la “permanenza dei requisiti per il mantenimento della parità scolastica”. Ma non solo. Verrà appurata anche la distribuzione degli studenti nelle varie classi, il piano triennale dell'offerta formativa, i bilanci e i contratti di lavoro.

Stando alle recenti dichiarazioni del sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, rilasciate a Repubblica.it, la Toscana non presenta casi eclatanti ma, alcuni controlli sono d’obbligo. Gli istituti scelti per le ispezione, secondo quanto reso noto dal Miur, sono stati elencati in seguito al controllo sulla proporzione tra iscritti al primo anno e all’ultimo.

Gli studenti toscani che frequentano le paritarie sono oltre 40mila. Per lo più si tratta di giovanissimi alunni delle scuole per l’infanzia ma, quasi tremila di questi si preparano per conseguire il diploma di maturità.