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Inps, vertice sul futuro della sede aretina. Rossi: "Preoccupati per i servizi al cittadino"

Marco Rossi, dirigente della Cgil, è il nuovo Presidente del Comitato Provinciale Inps. “Martedì prossimo, 2 febbraio, incontreremo il Presidente regionale, Pietro Rubbioli. Quindi, nel pomeriggio, la Rsu dell’Istituto e i Patronati. Vogliamo fare...

Marco Rossi, dirigente della Cgil, è il nuovo Presidente del Comitato Provinciale Inps. “Martedì prossimo, 2 febbraio, incontreremo il Presidente regionale, Pietro Rubbioli. Quindi, nel pomeriggio, la Rsu dell’Istituto e i Patronati. Vogliamo fare, tutti insieme, il punto sulla situazione della sede Inps di Arezzo”.

Ovviamente non solo la dimensione locale. “La situazione dell’Inps è delicata sia a livello territoriale che nazionale – commenta Marco Rossi. E questo in un delicatissimo periodo in cui l'Istituto si propone di ridefinire la sua "mission" con l'obiettivo di rappresentare il motore per l'integrazione del welfare proponendosi sempre più come fornitore di servizi e non di erogazioni di prestazioni”. La situazione provinciale evidenzia una forte difficoltà con inevitabili ritardi per gli utenti. Ci sono elementi, sul triennio 2013 – 2015, sui quali riflettere. Rossi cita quindi l’aumento del 35% del fondo garanzia Tfr, cioè del trattamento di fine rapporto di lavoro; l’incremento dell’11% della disoccupazione agricola, del 30% di pratiche di pensione di ricostituzioni, del 30% di quelle di invalidità civile. Dal segno più a quello meno con le voci che interessano la cassa integrazione e l’indennità di mobilità. “Dal punto di vista generale – commenta il Presidente del Comitato Inps – questi numeri indicano il permanere di una grave crisi economica: la flessione della cassa integrazione è determinata dalla chiusura di molte aziende e quella della mobilità è uno degli effetti della legge Fornero che ha allungato i limiti dell’età pensionabile”. Dal punto di vista della gestione della sede Inps di Arezzo, all’aumento dei carichi di lavoro ha corrisposto una diminuzione, che non pare destinata a fermarsi, dei dipendenti: meno 12%. “I cosiddetti intermediari, ad esempio i Patronati che prestano un indispensabile supporto allo svolgimento delle pratiche, sono in forte difficoltà a causa sia alla crisi che delle notevoli diminuzioni di risorse. Il 2 febbraio intendiamo, con il Presidente regionale, fare il punto su quadro complessivo dell’Inps di Arezzo”.
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