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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I dati sugli incidenti nel lavoro e il protocollo sulla sicurezza firmato in Prefettura

Dall'inizio del 2019 ad oggi, sono stati 21 in Toscana gli infortuni mortali sul lavoro. I dati forniti dall'Inail, relativi al primo semestre (gennaio-giugno), riportano in tutto 20 infortuni mortali, ai quali va aggiunto l'infortunio mortale di stamani a Castelfiorentino (in luglio non ce ne sono stati).

Facendo il raffronto tra il primo semestre 2018 e il primo semestre 2019, sia gli infortuni sul lavoro complessivi, che quelli mortali risultano in leggero calo.

Nel primo semestre 2018 gli infortuni sul lavoro complessivi sono stati 21.035; nel primo semestre 2019, sono stati 20.979, con un calo dello 0,27%.

Per quanto riguarda gli infortuni mortali: primo semestre 2018: 22; primo semestre 2019: 20; con un calo del 9,09%.

Qui sotto, in Documenti, il prospetto con i dati Inail 2018-2019, suddivisi per provincia e per mese di accadimento.

Cisl

Proprio questa mattina ad Arezzo è stato siglato un protocollo d'intesa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Con l’apposizione della firma il prefetto di Arezzo dott.ssa Anna Palumbo e 35 soggetti espressione delle istituzioni, del sindacato e delle associazioni del mondo produttivo provinciale hanno siglato il protocollo “Iniziative in tema di prevenzione e contrasto degli incidenti nei luoghi di lavoro”, dando così concretezza a quanto richiesto da tempo dalle parti sociali, in merito all’affrontare i punti più urgenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Un percorso iniziato a settembre dello scorso anno, dichiara Fabrizio Fabbroni della segreteria provinciale CISL con delega alla sicurezza, allorquando si verificarono in rapida successione, tre tragici eventi dove persero la vita un giovane operaio rimasto folgorato mentre era impiegato nella manutenzione di una linea elettrica di alta tensione; a pochi giorni di distanza l’incidente all’Archivio di Stato dove la fuoriuscita di gas provocò l’avvelenamento di due impiegati e, a seguire, l’incidente con un mezzo di 6 Toscana che costò la vita ad un operaio.

La firma di questa mattina, prosegue Fabbroni, non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso dove non solo ci auspichiamo che, quanto emerso al tavolo in forma di proposte concrete abbia, entro breve tempo, esito positivo a partire dalle misure urgenti necessarie, tra le quali la formazione sia del lavoratore così come della parte datoriale; maggiore e valorizzazione dei ruoli di organismi quali il PIISL (prevenzione, igiene, sicurezza nei luoghi di lavoro della USL), della stessa USL,VVFF, INAIL, INPS e Ispettorato Territoriale del Lavoro. Una presa d’atto di cui ha avuto un ruolo determinante il Prefetto che, con solerzia, ha concretizzato accendendo i riflettori su questo tema di cui, come CISL, ci battiamo da sempre affinché la cultura della sicurezza non rimanga solo uno slogan. Questo protocollo, conclude il segretario Fabbroni, ricorda a tutti il proprio ruolo e la propria responsabilità. E’ una presa d’atto che a fronte dei continui infortuni, spesso mortali, registrati sui luoghi di lavoro e, dell’aumento delle malattie, ci impegna a non abbassare la guardia. I dati sono preoccupanti: nel primo semestre 2019 su tutto il territorio nazionale gli incidenti mortali sono stati 482 con un aumento del 2,77% rispetto all’anno precedente.

Dalla Prefettura

Nella mattinata odierna, presso la sede della Prefettura, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa sulle “Iniziative in tema di prevenzione e contrasto degli incidenti nei luoghi di lavoro” a cui hanno aderito Forze di Polizia, INAIL, Vigili del Fuoco, , Ispettorato Territoriale del Lavoro, Azienda USL Toscana sud est, Camera di Commercio, Provincia e Comune di Arezzo, INPS, associazioni delle categorie produttive, Enti Bilaterali, organizzazioni sindacali, collegi ed ordini professionali.

L’iniziativa è stata promossa e fortemente voluta dal Prefetto allo scopo di potenziare, con azioni concrete, i livelli di legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro, alla luce degli incidenti, alcuni dei quali con esiti mortali, che hanno purtroppo funestato il territorio provinciale negli ultimi tempi.

Il documento, elaborato e condiviso nell’ambito della Conferenza Provinciale Permanente e dopo mesi di lavori e approfondimenti, individua i settori più a rischio incidentale su cui concentrare le priorità d’intento: edilizia, agricoltura, logistica-magazzini, meccanica, sanitario, fatta salva la possibilità di intervenire in altri scenari meritevoli di attenzione.

Sono poi state gettate le basi dell’azione che dovrà essere svolta da tutti i soggetti, a vario titolo competenti, secondo le seguenti direttrici:

  • intensificazione delle attività di controllo, vigilanza e prevenzione, nel segno della massima sinergia tra gli enti; 
  • diffusione di una capillare attività di informazione, formazione e sensibilizzazione dei datori di lavoro, dei lavoratori, dei tecnici della sicurezza con il coinvolgimento degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali e delle agenzie formative;
  • monitoraggio costante della situazione attraverso la raccolta e lo scambio delle informazioni, utili per elaborare ulteriori strategie di prevenzione e controllo.

Nel Protocollo riveste un ruolo fondamentale l’istituzione, presso la Prefettura, di un Tavolo Permanente di Coordinamento, al quale sono chiamati a partecipare tutte le parti sottoscrittrici, nell’ambito del quale monitorare ed analizzare il fenomeno degli incidenti, promuovere interventi operativi, iniziative, buone pratiche.

In tale quadro, compito del Tavolo quello di favorire il coordinamento e la sinergia tra i vari soggetti istituzionali pubblici e privati e di costruire una rete di relazioni che realizzi l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro.

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