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Incentivi alle imprese, Confartigianato: "Sì alla riforma, ma in tempi brevi"

Il segretario Provinciale Alessandra Papini "Lasciamoci alle spalle l'era del click day e apriamo un confronto rapido"

Dopo un iter di sei mesi dalla presentazione in Consiglio dei Ministri, la Camera ha dato il via libera al testo definitivo del disegno di legge delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese.

"La normativa è stata accolta in modo favorevole da parte della nostra associazione, sottolinea Alessandra Papini, segretario di Confartigianato Imprese Arezzo. In passato abbiamo denunciato, più di una volta, le difficoltà tecniche, burocratiche e le incertezze alle quali sono esposte le aziende che utilizzano gli strumenti della finanza agevolata per sostenere i propri investimenti e la propria crescita. Questi problemi hanno creato gravi difficoltà nell’accesso, basta pensare al meccanismo del click day che premia con criteri di velocità e non di qualità, nella rendicontazione dei progetti e nei successivi controlli, penalizzando le aziende più dinamiche e meno strutturate e creando un clima di sfiducia verso il sistema degli incentivi."

"Una novità introdotta nell’iter parlamentare, continua Alessandra Papini - è quella di includere nella riforma anche gli incentivi di natura fiscale, aspetto che speriamo possa, in futuro, salvaguardare le imprese da controlli basati su interpretazioni discutibili, come stanno dimostrando alcune sentenze emesse negli ultimi mesi da diversi organismi, ma che hanno costretto le aziende a lunghi contenziosi."

"Ci aspettiamo adesso una rapida pubblicazione e una veloce emanazione dei decreti legislativi, conclude il segretario di Confartigianato Imprese Arezzo, auspichiamo che i Ministeri coinvolti non si avvalgono di tutti i 24 mesi previsti, arrivando velocemente alla predisposizione del Codice degli Incentivi e che questo iter sia svolto in un confronto continuo con le Associazioni di rappresentanza. E speriamo che fin da subito si inizi finalmente ad applicare il criterio dell’once only, così almeno da evitare in questa fase transitoria, di richiedere alle imprese più volte i dati già in possesso delle Pubbliche Amministrazioni così come è frequentemente accaduto in passato."

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