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Il Wwf: "Domani si apre la stagione della caccia all'insegna dell'illegittimità"

Domenica 18 si apre la stagione venatoria, "anche se forse lo stesso concetto di 'stagione' venatoria sembra in Toscana ormai superato, dal momento che non solo la stagione si è già aperta l'1 settembre con la preapertura ma in realtà, grazie alle...

Domenica 18 si apre la stagione venatoria, "anche se forse lo stesso concetto di 'stagione' venatoria sembra in Toscana ormai superato, dal momento che non solo la stagione si è già aperta l'1 settembre con la preapertura ma in realtà, grazie alle nuove norme su cinghiale e ungulati, la caccia è ormai aperta tutto l'anno". Durissima nota del Wwf contro la caccia. Di seguito il testo della missiva.

Si tratta quest'anno di una stagione all'insegna dell'illegittimità. Gli Ambiti Territoriali di Caccia, che dovrebbero garantire un legame cacciatore-territorio e assicurare una gestione dell'attività venatoria vicina al territorio, sono stati ampliati dalla Regione a comprendere le intere Province, perdendo qualsiasi possibilità di assolvere alla loro funzione. La Corte Costituzionale ha annullato la legge regionale in quanto in contrasto con la norma quadro, ma la Regione cosa fa? Invece di correggere il suo operato, afferma che lo farà, ma che al momento tutto rimane come prima, quantomeno fino al 31 dicembre e cioè praticamente quasi l'intera stagione. Si caccia quindi in condizioni di contrasto con la legge quadro e con una recente sentenza della Corte Costituzionale. Inoltre la Regione Toscana ha deciso di calpestare le indicazioni del mondo scientifico e addirittura del Consiglio dei Ministri, anche per quanto riguarda il calendario e in particolare la parte conclusiva della stagione, tornando a concedere la caccia fino al 31 gennaio a specie come tordo bottaccio, beccaccia e cesena, nonostante che il Consiglio dei Ministri lo scorso gennaio, sulla base delle indicazioni delle Direttive Europee e dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), avesse con apposito provvedimento anticipato di forza la chiusura a queste specie al 20 gennaio in sette Regioni, fra cui proprio la Toscana.

Nello stesso modo si ignorano anche le necessità di maggiore tutela nel periodo di fine inverno di diverse specie di uccelli acquatici, già all'inizio del movimento migratorio.

Ultima recentissima prova della volontà di deregulation della Regione è la mozione proposta dal PD e approvata in Consiglio Regionale nei giorni scorsi in cui si chiede un impegno nell'affiancare (o forse sostituire?) un istituto tecnico regionale a quello che è l'organo tecnico nazionale, cioè l'ISPRA, Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione ambientale. I nostri politici invece di uniformarsi alle indicazioni dell'organo tecnico riconosciuto a livello nazionale e internazionale e legiferare di conseguenza, stanno pensando bene di eliminarlo. Complimenti! Questa sì che è buona e trasparente politica.

Intanto sul campo cominciano a vedersi gli impatti della deregulation sulla sicurezza dei cittadini. Il caso del guidatore ferito da un colpo di fucile mentre guidava sulla Firenze – Siena è un accadimento che dovrebbe fare riflettere molto, ma non sembra che neppure questo aspetto interessi alla maggior parte dei nostri politici, quando si tratta di soddisfare i cacciatori.

E tra i casi di bracconaggio riscontrati in Toscana nella cosiddetta preapertura dell’ 1 settembre, spicca per importanza l’uccisione da parte di un cacciatore-bracconiere di un rarissimo esemplare ibis eremita nel grossetano.

Per il Coordinamento delle Organizzazioni WWF in Toscana: Guido Scoccianti
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