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Il Prefetto Guidi al punto sanitario migranti. Stanotte 9 donne e 11 bimbi, in arrivo altri 7

105 migranti controllati in 10 giorni,  il più piccolo di 1 anno arrivato via mare dall'Eritrea e trasportato ad Arezzo insieme alla sua mamma. Fa parte del gruppo di 20 migranti, 9 mamme e 11 bambini, visitati la notte scorsa al centro migranti...

105 migranti controllati in 10 giorni, il più piccolo di 1 anno arrivato via mare dall'Eritrea e trasportato ad Arezzo insieme alla sua mamma. Fa parte del gruppo di 20 migranti, 9 mamme e 11 bambini, visitati la notte scorsa al centro migranti della Asl 8 di Arezzo approntato con il coordinamento del Prefetto dal 20 luglio scorso.

Ad accoglierli ci sono medici ed infermieri che controllano il loro stato di salute. Come la direttrice del dipartimento infermieristico Mirella Rossi che sottolinea i volti, i sorrisi ed i ringraziamenti che il personale sanitario riceve dopo le cure del caso. "C'ero anche questa notte quando sono state visitate le mamme ed i bimbi tutti piccoli arrivati dall'Eritrea, erano in buone condizioni, qualche donna sotto-peso, altre ancora bagnate ed infreddolite, ma nessuna di loro accusava sintomi o problemi di salute. In altre occasioni invece ci sono state da medicare ferite o intervenire su delle fratture." prefetto-guidi-ambulatorio-migranti Il prefetto Guidi all'ambulatorio migranti E proprio a dieci giorni dall'apertura di questo centro ha fato visita il Prefetto di Arezzo Alessandra Guidi accompagnata dallo staff dirigenziale della Asl 8. “Questa è per me una frontiera del terzo millennio” ha dichiarato proprio il Prefetto Guidi visitando il Punto Unico per gli accertamenti sanitari per i cittadini stranieri richiedenti asilo, aperto dal 20 luglio nei locali attualmente inutilizzati dell’ex Centro Oncologico del san Donato. Una struttura nata da un accordo interistituzionale con Prefettura, Asl e associazioni di volontariato. Notevole lo sforzo organizzativo a cui si è sottoposta l’azienda sanitaria individuando team sanitari e professionali che intervengono ad ogni ora del giorno e della notte per eseguire i controlli (con la disponibilità di Malattie Infettive e Pronto soccorso a dare il loro supporto per gli eventuali casi più gravi), con la collaborazione di mediatori culturali (problema lingue e consuetudini), e associazioni di volontariato che gestiscono i migranti sul territorio, oltre ovviamente alle forze di Polizia. prefetto-guido-aslIn 10 giorni da qui sono transitati 105 immigrati, giunti da Calabria e Sicilia. Altri 7 sono attesi per domani, vista la comunicazione ci è arrivata alla Prefettura dal Ministero. Sono uomini, donne e bambini sbarcati sulle nostre coste provenienti da diversi Paesi: Eritrea, Siria, Somalia. Dopo le visite mediche vengono inviati nei diversi siti individuati nella provincia con l’ausilio e la collaborazione della quasi totalità dei sindaci.

Ad oggi nella nostra provincia sono presenti quasi 550 immigrati in attesa del riconoscimento di rifugiati, tutti in strutture con un bassissimo numero di ospiti. Una formula adottata in tutta la Toscana che sta favorendo la gestione di questa emergenza.

Sotto il profilo sanitario tutti i migranti, dopo la prima visita, sono affidati a medici di famiglia che ne controllano lo stato di salute, come per ogni altro cittadino. Il prefetto ha ricordato che stanno per essere varati una serie di progetti che daranno sia dignità ai richiedenti asilo, che capacità di accettare situazioni in modo civile da parte delle popolazioni: la possibilità per questi cittadini di essere parte attiva e operativa eseguendo lavori socialmente utili in favore delle comunità locali che li ospitano.

Il prefetto Guidi ha visitato la struttura ricevuto dal vicecommissario della Asl 8 Branka Vujovic, dal direttore del Dipartimento della Prevenzione Domenico Sallese, dal direttore dell’ospedale San Donato Massimo Gialli, dal direttore del dipartimento infermieristico-ostetrico Mirella Rossi. Successivamente il prefetto si è recato in visita alla Casa della Salute di via Guadagnoli, assieme a Vujovic, ricevuti dal direttore del distretto sociosanitario di Arezzo Patrizia Castellucci.

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