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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Patronato Acli denuncia nuovi tagli ai servizi dei cittadini

Meno servizi ai cittadini, più persone senza assistenza gratuita e più dipendenti che perderanno il proprio lavoro. Sono questi i tre effetti che si ripercuoteranno negativamente anche sul territorio aretino in seguito ai tagli previsti dal...

Meno servizi ai cittadini, più persone senza assistenza gratuita e più dipendenti che perderanno il proprio lavoro. Sono questi i tre effetti che si ripercuoteranno negativamente anche sul territorio aretino in seguito ai tagli previsti dal governo al fondo dei Patronati italiani. A segnalare questa triste situazione è il Patronato Acli di Arezzo che, riprendendo uno stato di mobilitazione diffuso in tutta la penisola, denuncia le gravi conseguenze che tale manovra potrebbe avere sui cittadini e sui lavoratori. Poco meno di dodici mesi fa sono state raccolte 1.182.413 firme di persone che hanno aderito alla campagna "No ai tagli al fondo dei Patronati" e che hanno dunque chiesto al governo e al parlamento di mantenere i servizi gratuiti di questi enti. Invece ai trentacinque milioni di tagli strutturali stabiliti per lo scorso anno, la proposta di Legge di Stabilità del 2016 ha aggiunto un'ulteriore forbice di altri quarantotto milioni: in totale, dunque, il fondo dei Patronati sarebbe privato dal 2015 di ottantatre milioni di euro ogni anno. «Dopo il taglio del 2015 attendevamo la riforma del sistema - ricorda Pietro Donati, direttore del Patronato Acli di Arezzo, - invece abbiamo ascoltato solo promesse pubbliche di sostegno ma siamo ancora in attesa dell'emanazione di una serie di decreti attuativi volti a dare stabilità e prospettiva. Con le condizioni prospettate, infatti, i Patronati rischiano di scomparire». Il 2016 porterà dunque ad un'ulteriore taglio strutturale dei servizi alla persona, con una grande quota dei contributi previdenziali dei lavoratori che diventerà patrimonio esclusivo dello stato. «Il nuovo taglio al fondo dei Patronati - aggiunge Donati, - è razionalmente ingiustificato, inaccettabile e, soprattutto, farà spendere di più ai contribuenti riducendo i servizi finora gratuiti. Per questo motivo, nell'interesse dei cittadini, abbiamo chiesto a livello nazionale la cancellazione della normativa in esame al parlamento». Lo stesso Servizio Tecnico di Camera e Senato, nel dossier della Legge di Stabilità dello scorso 2 novembre, ha sottolineato come nella discussione parlamentare della norma in esame "andrebbe comunque attentamente ponderata la effettiva praticabilità di ulteriori riduzioni degli stanziamenti" per i Patronati "alla luce dei ripetuti interventi già operati in precedenza sul medesimo stanziamento". Il Patronato Acli di Arezzo si augura dunque che tale valutazione trovi seguito e che il buon senso prevalga sui sacrifici e sui disagi che sarebbero apportati dalla manovra in questione.

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