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Il 2015 di Arezzo. Ghinelli: "Anno faticoso. Ho scritto a Mattarella per Banca Etruria, assordante il silenzio dei parlamentari"

Sei mesi di governo e un anno di impegno per il rinnovamento della città. È negli ultimi giorni del 2015 che il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli stila il suo primo bilancio di fine anno. Le nomine dei nuovi dirigenti, la vertenza con la...

Sei mesi di governo e un anno di impegno per il rinnovamento della città. È negli ultimi giorni del 2015 che il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli stila il suo primo bilancio di fine anno.

Le nomine dei nuovi dirigenti, la vertenza con la Polizia Municipale, i lavori pubblici, il Teatro Petrarca e, inevitabilmente, Banca Etruria.

Questi alcuni dei punti principali sui quali ha insistito l'attività amministrativa dal 16 giugno 2015 (giorno della nomina di Ghinelli a primo cittadino).

"Ho iniziato questo percorso lo scorso 6 febbraio quando, insieme a Gamurrini e Comanducci, ho presentato Ora un'associazione culturale per il rilancio di Arezzo - esordisce Ghinelli - A distanza di quasi un anno da quel giorno mi trovo alla guida della città e, seppur con qualche ritardo, ad attuare i punti principali di quel programma che avevamo proposto all'epoca alla città".

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Tra le note dolenti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2015 c'è quella che riguarda l'applicazione del decreto salva-banche che ha portato ingenti perdite da parte degli obbligazionisti e piccoli risparmiatori di Banca Etruria.

"Una tragedia non solo per la città ma per le centinaia di famiglie che in questi giorni si trovano in forte disagio. Ho esaminato il decreto con molta attenzione - ha esordito Ghinelli - ritengono che il documento sia errato e per tanto ho chiesto l'intervento del Presidente della Repubblica. Ho scritto una lettera a Sergio Mattarella con la quale chiedo degli interventi affinché vengano apportati dei correttivi al decreto prima della sua trasformazione in legge (22 gennaio). Attenderò qualche giorno. Poi, se non riceverò notizie, sono pronto a sollecitarne con ulteriori azioni. Trovo incomprensibile l'assenza di ogni intervento da parte dei nostri parlamentari. Nei giorni passati, fatta eccezione per alcune affermazioni iniziali, non hanno avuto alcuna autonomia politica. Potevano chiedere anche loro la rivisitazione di questo decreto legge che ha fatto veramente male agli aretini".

I primi sei mesi dell'era Ghinelli si sono contraddistinti anche per l'avvio della riorganizzazione della macchina amministrativa.

"Di queste ore la notizia che riguarda la nomina di due importanti figure - ha affermato Ghinelli - si tratta di Marco Carletti e dell'architetto Roberto Barbetti. Entrambi sono stati scelti come dirigenti rispettivamente per la sezione urbanistica e cultura del Comune di Arezzo. Inoltre, dal 4 gennaio sarà operativo anche il nuovo segretario comunale, Diego Foderini. Lui sostituirà Marcello Ralli. All'interno di questo capitolo si inserisce anche la chiusura della vertenza con la Polizia Municipale. Lo scorso 7 dicembre abbiamo trovato un accordo importante che non solo ha scongiurato lo sciopero ma, ha riaperto il dialogo con i dipendenti dell'ente. Al momento, dopo lo spostamento della comandante Valeria Meloncelli ad altre mansioni, è stato indicato Fabrizio Beoni come comandante mentre Marcello Lunghini ricopre il ruolo di vice".ghinelli_alessandro

Per quanto riguarda i lavori pubblici e la manutenzione, nei mesi passati sono state avviate dall'assessorato di competenza alcune attività mirate alla riqualificazione di specifiche aree urbane. Grazie al bando creato ad hoc, l'amministrazione comunale ha potuto assumere anche nuovo personale attingendo direttamente dagli elenchi di disoccupazione e cassa integrazione. Al momento invece, le grandi opere pubbliche sono in fase di ideazione e progettazione.

"In questi sei mesi - afferma Ghinelli - abbiamo tagliato il nastro di tre importanti strutture. Logge del Grano, sottopasso di Indicatore e Teatro Petrarca. Devo una volta di più rendere merito all'amministrazione precedente per aver provveduto all'avvio e realizzazione degli interventi. Noi abbiamo invece consegnato alla popolazione degli spazi che per lungo tempo erano rimasti chiusi. Una precisazione sul Teatro Petrarca mi preme farla. Riguardo alla polemica dei biglietti, il sindaco ha riservato per gli ospiti 200 tagliandi. 261 sono invece stati messi in vendita".

Tra le eredità lasciate dall'amministrazione Fanfani, una delle meno amate è quella che riguarda il progetto di riqualificazione della ex area Lebole.

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"Dobbiamo riprogettare sicuramente la viabilità - spiega il sindaco - nei primi mesi del 2016 conto di incontrare il dottor Carrara per l'approvazione del nuovo schema stradale attorno all'area Lebole dove trova sede anche parte della tangenziale cittadina e il raccordo autostradale. Si tratta di un passo importante per quello che riguarda le infrastrutture della città. Il tratto di competenza comunale è quello che va dalla rotatoria di via Baldaccio d'Anghiari all'Hotel Etrusco. Il resto è gestito da Anas. Lo scoglio più grande sarà proprio quello di concertare i lavori con quest'ultima per ottenere una quattro corsie fino all'ingresso dell'autostrada. Nel nostro progetto abbiamo previsto un rafforzamento del passaggio pedonale tra i parcheggi dell'area ex Lebole e del Centro Affari con due sottopassi. Il raccordo non sarà più interrato ma a raso e non più a due ma a quattro corsie per un primo tratto".

Tra i primi impegni del 2016 nell'agenda del sindaco Ghinelli c'è anche quello che riguarda l'incontro con l'azienda Imprepar, proprietaria del parcheggio Baldaccio.

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"Entro la fine di questo mese - spiega ancora il primo cittadino - verrà formalizzata l'offerta per la riacquisizione del multipiano Baldaccio. Sino ad oggi è stato gestito da Atam ma adesso è il momento che torni di competenza comunale. Se tutto andrà come mi auguro nel mese di gennaio la struttura sarà nelle disponibilità del Comune. Per me si tratta di un'importante scommessa. Voglio riqualificare l'intero edificio e farlo diventare una delle aree di sosta di riferimento per tutta la città. In questo senso sono pronto a mettermi al lavoro per creare dei collegamenti con il centro cittadino. Da subito potrebbe essere attivato un sistema di navette gratuite che consenta di raggiungere facilmente piazza Guido Monaco. Sicuramente questa amministrazione non può fare finta che il Baldaccio non esista".

Museo dell'oro, Fortezza Medicea e valorizzazione del patrimonio culturale della città sono stati poi elencati tra i progetti principali da mettere in cantiere nel breve periodo.

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"Partiamo dal Museo dell'Oro. Il Palazzo di Fraternita è sicuramente una delle strutture più suggestive di tutta Arezzo - ha ribadito il sindaco - Ogni volta che viene aperto al pubblico le visite non si fanno attendere. Trasferire qui il Museo dell'Oro è una buona idea ma credo che l'ampiezza degli spazi possa consentire anche di impreziosire l'esposizione con opere d'arte e altro. Per questo sono propenso a pensare ad un Museo dei tesori di Arezzo.

Per quanto concerne la Fortezza Medicea stiamo rivedendo un po' l'organizzazione degli degli spazi interni in modo da destinarli essenzialmente alla realizzazione di eventi e di mostre. Collegato a questo tema c'è anche quello che riguarda la viabilità e la sosta. In questi giorni di festa abbiamo visto che il parcheggio Pietri non è sufficiente. Dovremo pensare un sistema ad hoc per situazioni eccezionali come i grandi eventi. Infine credo che gli aretini debbano riscoprire il proprio patrimonio culturale. Una delle idee che vorrei mettere in campo nell'anno del Giubileo è quella di riportare in città la Madonna del Popolo. Opera di Federico Barocci, attualmente si trova agli Uffizi. Lo stato del dipinto è tale da richiedere un considerevole intervento di restauro. Ebbene, prenderò contatti con il direttore della galleria fiorentina per proporre il trasferimento (momentaneo) in città in modo da consentire la realizzazione del restauro. Questa meravigliosa opera, originariamente, era situato sull'altare maggiore della Pieve di Santa Maria ad Arezzo".

E poi attenzione alle politiche ambientali e ai rapporti con le aziende che forniscono gas, acqua e smaltimento rifiuti.

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"Abbiamo da subito cercato di mettere in chiaro il mantenimento due cose per noi imprescindibili - prosegue il sindaco - la proprietà dell'inceneritore di San Zeno, innanzitutto, con me è e resterà del Comune. Soluzione che ci consente di tenere calmierata la tariffa. Come noto, nel piano provinciale dei rifiuti è previsto un aumento di 11.000 tonnellate da incenerire in questo impianto. Su questo e sulla parte destinata al compostaggio lavoreremo per rendere l'inceneritore ancora più produttivo ai fini sempre di tariffe basse a vantaggio dei cittadini. Seconda cosa: la riacquisizione della gestione amministrativa della Tari, soluzione che consente alle casse comunali un risparmio di oltre 600.000 euro prima destinati a Sei Toscana. Una strada che ho lanciato e che altri Comuni pare vogliano seguire".

"Concludo - continua Ghinelli - con un'altra opera di cui si è parlato molto: il Polo Digitale. Il 30 dicembre uscirà il bando per i vari lotti di lavori ed entro fine 2016 contiamo di vedere questi lavori conclusi. A gennaio 2016 emaneremo il bando per la gestione dell'opera. È un treno in corsa che andava preso, è necessario che quest'area sia restaurata altrimenti il suo destino sarebbe di difficile identificazione”.

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