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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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I conti delle sagre: 173mila euro reinvestiti nelle comunità. Il comitato: "Ora la revisione del regolamento"

Nota del Comitato Feste e Sagre Paesane del comune di Arezzo, a firma del presidente Flavio Sisi. La prima convocazione della commissione sagre di ieri martedì 5 si è conclusa con l'invio alla Giunta dei documenti per l'approvazione del...

Nota del Comitato Feste e Sagre Paesane del comune di Arezzo, a firma del presidente Flavio Sisi.

La prima convocazione della commissione sagre di ieri martedì 5 si è conclusa con l'invio alla Giunta dei documenti per l'approvazione del calendario sagre e feste paesane 2018 del Comune di Arezzo.

Un passaggio obbligatorio che da un paio di anni, nonostante gli strascichi iniziali e le immancabili polemiche estive, ci da la possibilità di fotografare il mondo che ho l'onore di rappresentare.

Nel solo 2017, coi suoi 17 eventi in altrettante frazioni dell'intera periferia aretina e gli oltre 173mila euro di utili interamente reinvestiti e devoluti nelle molteplici realtà della nostra città, le Sagre e Feste Paesane, e le associazioni che le organizzano, si rivelano ancora una volta protagonisti del tessuto sociale nel comune di Arezzo.

Nell'elenco dei beneficiari dei proventi numerose associazioni di volontariato, finanziamenti progetti per bambini, mantenimento attività ricreative e sociali, manutenzioni aree verdi, strutture e impianti comunali.

Come però avevamo proposto per primi nell'incontro del 3 agosto, si è parlato anche di una sostanziale revisione del regolamento attualmente in vigore; revisione tesa ad ampliarne il raggio di azione e coprire quelle lacune che hanno permesso a soggetti con minor tradizione e competenza delle nostre realtà, di poter organizzare senza problemi eventi che definiremmo quantomeno poco chiari. Serve una regia di controllo unico, modulistica aggiornata, bilanci chiari per tutti, una calendarizzazione certa di tutte le manifestazioni che caratterizzano il comune di Arezzo.

In fondo le nostre associazioni hanno fatto squadra e ci siamo messi in gioco fin da subito, non ci hanno mai spaventato le regole, quand'esse sono uguali per tutti e soprattutto tutelano le tradizioni sociali, storiche, culturali e culinarie delle quali andiamo fieri. Lo pensiamo da tempo e lo ripeto nuovamente: dimostrare ai cittadini che non sappiamo solo discutere di pizza margherita e costoliccio, ma che siamo in grado di unire le forze per analizzare, far crescere e ammodernare un comparto unico nel suo genere. Per toglierci una volta per tutte di dosso l'etichetta di pecora nera, per non aver più quella sensazione di essere cittadini di serie B, confermata dal fatto che i nostri eventi sono costantemente snobbati dai rappresentanti dell'amministrazione comunale.

Soddisfatti da un lato e speranzosi dall'altro, restiamo vigili e in attesa che tutto questo diventi realtà. Per questi motivi, con la personale speranza che le premesse e le promesse siano mantenute, la commissione tornerà a riunirsi all'inizio dell'anno, affinché le modifiche siano rese effettive con il passaggio in consiglio comunale. Modifiche pronte e attuabili già per la primavera, a ridosso di un'intera stagione che siamo sicuri ci vedrà ancora protagonisti.

E un grazie particolare alla dottoressa Miretta Mancioppi che ci ha accompagnato in questi anni attraversato i meandri della burocrazia aretina e ha partecipato alla sua ultima commissione sagre, visto che tra pochi giorni sarà ufficialmente in pensione.

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