I boschi aretini soffrono: troppi rifiuti abbandonati. Urgono controlli serrati e bonifiche

Non tutti coloro che vanno nei boschi evidentemente sono amanti della natura e della conservazione del territorio e delle specie che lo popolano. La svolta culturale in questo senso è ben lontana da arrivare. Ne sono una triste conferma gli ammassi dei rifiuti che sono abbandonati nei boschi aretini. Nascosti sotto gli arbusti, quasi inglobati dalla vegetazione, tanto è il tempo passato dal momento dell'abbandono.

In questa primavera e dopo le scampagnate del 25 Aprile e del Primo Maggio fioccano le segnalazioni. Nelle immagini che ci sono giunte in redazione ci sono vestiti e tubazioni abbandonate a Lignano nel versante in direzione della Croce. Così come scarti in ferro nella collina di Santa Fiora.

I nostri boschi soffrono per questa intollerabile abitudine fatta da chi lascia rifiuti dopo una scampagnata, dopo escursioni di vario tipo, dopo attività di lavoro nei boschi, oppure da chi ci si reca proprio per usare angli nascosti come discariche abusive dove abbandonare scarti e ingombranti. Sono urgenti azioni di bonifica dei nostri boschi e poi controlli serrati.

Il fenomeno delle discariche improvvisate negli angoli del territorio appare in forte aumento, sia in città che nelle periferie. Nonostante ci siano isole ecologiche e servizi di ritiro degli ingombranti. Un'opera di diffusione della conoscenza di questi servizi andrà sicuramente fatto, accompagnandola con regolamenti più adeguati che permettano di ricevere più tipi di rifiuti anche da piccole partite iva e infine con orari di apertura ampliati. Senza dimenticare l'importanza dei controlli nel territorio e delle sanzioni che possano fungere da deterrente, se applicate seriamente.