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Good bank, la Fisac Cgil risponde a Nicastro: "Più tempo per la cessione, ma quali condizioni per il territorio?"

La nota delle Segreterie degli Organismi sindacali aziendali Fisac Cgil di Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa, Nuova Banca delle Marche Spa, in risposta alla...

La nota delle Segreterie degli Organismi sindacali aziendali Fisac Cgil di Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa, Nuova Banca delle Marche Spa, in risposta alla lettera inviata ai dipendenti e alle parole rilasciate in alcune interviste dal presidente Roberto Nicastro:

IL TESTO

Apprendiamo che la Commissione UE ha espresso disponibilità “a essere flessibili sui termini per permettere la finalizzazione tecnica delle trattative in corso oltre il 30 settembre”. Banca d’Italia “Autorità di risoluzione delle crisi”, che ne è proprietaria, e il Presidente unico delle 4 Nuove Banche avranno più tempo a disposizione per negoziare, in un contesto di sistema che certamente condiziona. I Vertici delle 4 Nuove banche comunicano che "a breve però speriamo di firmare uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità e che tengano il più possibile conto delle peculiarità di ciascuna banca, degli interessi dei territori che rappresentano e delle risorse che vi lavorano". Buone notizie, dopo le preoccupazioni di queste settimane, in cui i media hanno dato ogni giorno puntualmente notizia delle “ritrosie” dei potenziali acquirenti e nel contempo facevano cenno al rischio di esiti infausti delle trattative di cessione. Una dichiarazione forte e apprezzata quella rilasciata dai Vertici delle 4 Nuove Banche, intesa probabilmente anche a rassicurare i dipendenti, sottoposti da anni prima al logorio delle amministrazioni straordinarie, poi alle conseguenze dei provvedimenti di risoluzione delle vecchie banche ed ora all’attesa.

1) Dipendenti che da tempo pagano un conto salato in termini di incertezza e tensione; responsabilità e ritmi di lavoro; riduzioni di occupazione e di salario ecc.

2) Dipendenti che restano fondamentali per ricostituire e rilanciare il rapporto di fiducia con i risparmiatori, la clientela, le imprese e le famiglie dei territori.

- Territori che offrono prospettive interessanti di redditività per i potenziali acquirenti; rapporti di clientela e un bacino di raccolta allettanti nonostante le

peripezie a tutti note.

- Piccole e medie imprese; famiglie e risparmiatori delle 4 Nuove Banche che restano il valore aggiunto, non disponibile per spezzatini o cessioni di asset patrimoniali.

Nel cogliere positivamente le dichiarazioni recenti dei Vertici delle 4 Nuove Banche, ci sia permesso di esprimere anche qualche perplessità.

1) senza assetti proprietari e societari stabili e strutturali, il tempo che passa non facilita l’adozione di quei progetti necessari e indispensabili per la ripresa e il consolidamento, con evidenti riflessi sul conto economico e sul patrimonio;

2) non è dato di conoscere quale gestione dei crediti in sofferenza già ceduti a REV e quale valutazione dei crediti in carico alle 4 Nuove Banche;

3) gli interessi dei territori coinvolti dovrebbero essere declinati in vincoli temporali e operativi precisi per i potenziali acquirenti;

4) non è dato di conoscere quanto incida sulle condizioni di cessione (oltre che sul prezzo) il timore di alcuni dei potenziali acquirenti che la BCE chieda loro aumenti di capitale.

Ciò detto, “resta” il capitolo, allo stato più incerto e meno valorizzato: quali livelli occupazionali, quali salvaguardie per l’occupazione diretta (i dipendenti delle 4 Nuove Banche ( e – non dimentichiamolo mai – delle altre banche, aziende e società dalle stese controllate e/o partecipate ) e per quella indiretta (un vasto indotto occupazionale che rischia pesanti ricadute)? In buona sostanza, a riguardo dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro, dei trattamenti economici e normativi, quali condizioni pongono i potenziali acquirenti e, soprattutto, quali condizioni pongono l’Autorità di risoluzione e i Vertici delle 4 Nuove banche? Le decisioni che saranno assunte dai negoziatori sui livelli occupazionali avranno riflessi e conseguenze sui territori coinvolti e sull’economia reale di quei territori. Per questo diciamo: occupazione e condizioni di lavoro sono la discriminante perché si possa infine dire che l’operazione è riuscita.
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