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Gioco d'azzardo, corsi di gruppo per combattere la dipendenza

Comincia domani un percorso di recupero organizzato dal SerD di Arezzo. Il disturbo crea dipendenza e porta sconvolgimenti sia sul piano economico che dei rapporti sociali

Inizia domani un nuovo corso per dire basta al gioco d’azzardo. Una dipendenza che se pur in assenza di una sostanza, presenta caratteristiche assimilabili alle più note tossicodipendenze. Nel 2018 sono state 123 le persone arrivate al SerD di Arezzo con questo problema. Per l’80% sono uomini e per entrambi i sessi il gioco preferito sono le slotmachine, seguite da gratta-e-vinci e scommesse sportive. Il profilo medio è maschio, tra i 40 e i 50 anni, coniugato o convivente, lavoratore dipendente, quando arriva a chiedere aiuto ai servizi ha già contratto debiti.

Il disturbo da gioco d’azzardo crea danni in molti ambiti della vita della persona e coinvolge tutta la famiglia in questa sofferenza. Anche i familiari infatti subiscono sconvolgimenti sia sul piano materiale (indebitamento e impoverimento della famiglia) sia sul piano affettivo (trascuratezza negli affetti e comparsa di conflitti relazionali). La dipendenza produce un intenso e persistente desiderio di giocare d’azzardo e incapacità di resistervi. Il giocatore diventa irrequieto, ansioso, ha disturbi del sonno e se prova a smettere di giocare va in astinenza, sente la necessità di scommettere somme di denaro sempre più grandi e con maggiore frequenza per riprodurre il medesimo vissuto di eccitazione e gratificazione.

Domani, mercoledì 30 gennaio alle ore 17.30 presso il SerD di Arezzo, parte un percorso di accoglienza di gruppo rivolto ai giocatori e loro familiari. Il gruppo, condotto dagli operatori dell’équipe per il gioco d’azzardo, si terrà tutte le settimane per sei incontri. Il percorso permette una riflessione sui diversi aspetti della dipendenza da gioco: i meccanismi psicologici (illusione della vincita, distorsioni cognitive, rincorsa delle perdite), le problematiche familiari e relazionali (bugie, tensioni, rischio di separazioni, ritiro e isolamento), i danni socio-economici (incapacità di gestione del denaro, debiti, ricorso ad atti illeciti, ecc.) e le modalità di cura del disturbo da gioco d’azzardo. Tutti gli interventi (psicologici, sociali, educativi, medici) sono gratuiti e nel rispetto della riservatezza, l’accesso al Servizio è diretto.

Per informazioni o per accedere ai trattamenti, telefonare al SerD di Arezzo al numero 0575/255943.

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