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Rifiuti, Ghinelli: "Ribadisco no all'Ato Unico, la Regione dovrà dare retta ai sindaci"

Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, anche in qualità di presidente dell'Ato Rifiuti Toscana Sud ha ribadito la sua contrarietà all'idea che sta maturando nella Regione Toscana di formare un unico ambito dei rifiuti a livello regionale...

Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, anche in qualità di presidente dell'Ato Rifiuti Toscana Sud ha ribadito la sua contrarietà all'idea che sta maturando nella Regione Toscana di formare un unico ambito dei rifiuti a livello regionale.

Lo ha fatto ai margini della conferenza stampa di presentazione del bilancio di Aisa Impianti, un bilancio con utili importanti distribuiti ai soci e che mette in evidenza l'abbassamento del costo unitario di trattamento, ottenuto grazie allo sviluppo integrato del polo di San Zeno dove ad esempio la parte umida della raccolta viene essiccata e perde il 70% del suo volume. Ingenti quindi i risparmi che si ottengono sul trasporto dei rifiuti.

"Aisa è un pilastro per la Toscana del Sud per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E' uno dei quattro impianti italiani che ha valenza europea, questo avviene perché è vicino ai cittadini e la funzione di indirizzo e controllo non è troppo lontano dai territori. La suddivisione in Ato di area vasta ha prodotto un sistema che sta dando buoni risultati, ma il pensare di passare ad un Ato unico regionale ci getta nel più grande sconforto, sono convinto che un gestore unico regionale possa avere un suo perché, in quanto come partner industriale le dimensioni pagano in termini positivi, più il gestore ha grosse dimensioni più si producono economie di scala che rendono più basso il costo di gestione del rifiuto."

Secondo Ghinelli quindi potrebbe avere un senso il gestore di più ampie dimensioni, ma non l'organo pubblico di controllo unico per tutta la Regione:

"Non c'è motivo di passare all'Ato unico regionale, che è quello a cui sta lavorando adesso la Regione Toscana, perché significa allontanare dai territori il livello di indirizzo e controllo e creare meccanismi di condivisione di idee molto difficili da gestire, ritengo che si debba stare ad ascoltare i sindaci, mi riprometto di fare un'azione pubblica perché vorrei che una volta tanto la Regione ascoltasse i sindaci."

Nel video le dichiarazioni rilasciate durante la presentazione del bilancio di Aisa Impianti:

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