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Martedì, 16 Aprile 2024
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Fronte comune dei sindaci dell'Ato Toscana del Sud: "Ripristinare una governance pubblica del gestore unico"

Si è oggi riunita l’assemblea dei sindaci di Ato Toscana Sud, presieduta dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che ha esaminato le delibere proposte dal direttore generale Paolo Diprima e previamente condivise nel consiglio direttivo...

Si è oggi riunita l’assemblea dei sindaci di Ato Toscana Sud, presieduta dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che ha esaminato le delibere proposte dal direttore generale Paolo Diprima e previamente condivise nel consiglio direttivo presieduto dal sindaco di Civitella Paganico Alessandra Biondi.

Dopo aver licenziato due delibere tecniche su aspetti amministrativi, l’assemblea ha approvato all’unanimità due importanti atti di indirizzo su temi strategici per il servizio rifiuti nell’ambito Toscana Sud, raccogliendo la totale condivisione di tutti i sindaci indipendentemente dall’appartenenza politica.

Con il primo atto di indirizzo l’assemblea, preoccupata per le recenti vicende societarie di Sei Toscana, segnate dalle consistenti perdite del bilancio 2018 e dai rapporti conflittuali tra i soci privati, ha espresso l’esigenza di ripristinare una governance pubblica del gestore unico con il subentro di importanti operatori espressione dei comuni del territorio, capaci di apportare spiccate competenze manageriali nel settore dei servizi pubblici e una forza finanziaria idonea a sostenere gli importanti investimenti necessari per il miglioramento del servizio.

Per garantire in questa delicata fase di transizione un presidio della concessione coerente con le sue finalità di servizio pubblico, l’assemblea ha dato mandato ai pesidenti di rappresentare ad ANAC ed al Prefetto la decisa istanza del territorio di prosecuzione del mandato dei commissari prefettizi, in scadenza al 31 luglio, rafforzandolo anche sulla loro competenza esclusiva nella trattazione di tutte le tematiche afferenti la concessione del servizio rifiuti, fermo restando che ogni piano di intervento sulla medesima dovrà essere condiviso con i comuni e con l’ATO che li rappresenta.

In questo contesto è stato anche condiviso di mantenere la continuità della concessione con SEI Toscana, per poter affrontare le sue criticità nell’interesse dei comuni e dei cittadini, a cominciare dall’urgente approvazione del Regolamento del controllo, e al fine di prevenire rischi di penali contrattuali e di interruzione della imprescindibile continuità del servizio, salvo il subentrare di provvedimenti dell’autorità giudiziaria che accertassero la responsabilità amministrativa della società .

Con il secondo Atto di indirizzo è stata manifestata la forte contrarietà dei Sindaci di ATO SUD ad ogni provvedimento della Regione Toscana che pregiudichi il ruolo dei Comuni, e delle Autorità d’Ambito che li rappresentano, nella programmazione quantitativa e finanziaria dei flussi da trattare negli impianti ubicati nel proprio territorio, accentrando nella Giunta Regionale le competenze in materia di destinazione ad altri ambiti regionali dei flussi prodotti da un ambito ampiamente non autosufficiente nello smaltimento dei rifiuti, come ATO Centro.

E’ stato fermamente ribadito che le decisioni sui flussi di rifiuti provenienti da ATO Centro da trattare negli impianti del territorio di ATO Sud, e sulle relative tariffe che poi incidono sulla TARI dei cittadini, devono restare nella competenze dei Comuni mediante lo strumento delle Convenzioni interambito approvate dall’Assemblee dei Sindaci, di cui l’ATO Sud ha sempre rispettato gli impegni accogliendo le richieste di ATO Centro e della Giunta Regionale che li ha sostenuti.

E’ stato pertanto dato mandato ai presidenti di esprimere formalmente al Consiglio Regionale l’aperto dissenso dei Sindaci dell’Ambito Toscana SUD sulla proposta di legge N. 284/2018 della Giunta regionale, che vorrebbe avocare a se le decisioni in materia di dei flussi interambito e delle relative tariffe, chiedendo che non si proceda nella sua approvazione se non previe radicali modifiche che salvaguardino adeguatamente il ruolo delle Autorità d’Ambito

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