rotate-mobile
Attualità

Fratelli diversamente abili. 12 e 13 giugno workshop sul metodo CaroAnto ad Arezzo

L’Associazione Autismo Arezzo in collaborazione con CaroAnto Amelio Onlus organizza per il 12 e 13 giugno un workshop, guidato dalla dott.ssa Carolina Amelio, mirato a capire le dinamiche emotive e relazionali che intercorrono tra i figli non...

L’Associazione Autismo Arezzo in collaborazione con CaroAnto Amelio Onlus organizza per il 12 e 13 giugno un workshop, guidato dalla dott.ssa Carolina Amelio, mirato a capire le dinamiche emotive e relazionali che intercorrono tra i figli non disabili rispetto ad un fratello o sorella disabile.

Un incontro aperto a tutte le famiglie con figli disabili rivolto soprattutto ai genitori e ai fratelli dei bambini “diversamente abili”, i cosiddetti Sibling parola inglese che significa fratello o sorella e comunemente utilizzata per definire i fratelli e le sorelle delle persone con disabilità.

Il rapporto fraterno ha delle caratteristiche specifiche di reciprocità e di intensità che lo distingue da tutti gli altri rapporti nella vita, compreso quello con i genitori.

I fratelli condividono la generazione di appartenenza, e quasi sempre il patrimonio genetico ed il contesto familiare e sociale di crescita.

La relazione fraterna è (almeno in partenza) paritaria senza essere una relazione adulta basata su una scelta; i fratelli condividono l'amore e le attenzioni delle figure di riferimento, quelle che aiutano a crescere e verso cui si prova una fisiologica dipendenza.

Non è sempre facile essere fratelli, anche perchè la relazione fraterna è trasversale alle diverse fasi della esperienza di vita, quelle in cui si cambia e ci si trasforma; allo stesso tempo avere fratelli o sorelle è una occasione significativa di "sperimentazione" di legami di reciprocità difficilmente replicabile in altri assetti relazionali.

Nel caso dei siblings, il legame fraterno presenta ulteriori sfide da raccogliere, che, come spesso accade, possono portare grandi opportunità e comportare alcuni rischi.

I siblings, come i genitori ed "in primis" la persona con disabilità dovrebbero avere a disposizione in modo formale ed informale gli aiuti concreti e morali di cui necessitano. Molti fratelli e sorelle riescono con le proprie risorse e l'aiuto delle figure di riferimento ad attivare percorsi che potremmo definire "resilienti", con esiti decisamente positivi in termini di soddisfazione e successo.

Per altri la strada è più difficile, e non mancano alcune fatiche tipiche del vivere la condizione di sibling. Il worshop affronterà questi temi con l’obiettivo di dare risposte e idee concrete. Per iscrizioni e info contattare Raffaella MACEDONIO raffaella.macedonio@gmail.com

“La maggior parte dei genitori sperano che i loro figli si vogliano bene, si sostengano e si prendano cura l'uno dell'altro. La presenza di un bambino con disabilità ha un profondo effetto sugli altri bambini della famiglia. Questi bambini si devono adattare ad un fratello "speciale" che molto probabilmente prenderà la maggior parte del tempo e delle attenzioni dei propri genitori. E' molto importante che i genitori quindi sostengano sia il rapporto tra fratelli sia l'individualità di ogni figlio. I genitori hanno bisogno di "far sapere ai loro figli che sono tutti speciali". (Carolina Amelio)

Il metodo CaroAnto è stato ideato da Carolina Amelio una laureata in Psicologia presso l'Università Hunter College di New York, ha conseguito la Specializzazione in Psicologia Clinica presso The City College University di New York ed esercita un Counseling di sostegno individuale, familiare e di gruppo.

"Gli studi che ho fatto mi hanno aiutato a personalizzare gli approcci e le tecniche psicologiche per poter venire incontro ai bisogni dei miei pazienti, ma il metodo nasce dal mio vissuto personale - afferma ancora Carolina Amelio - I genitori di ragazzi disabili sono le persone più studiate, ma l'esperienza dei fratelli dovrebbe essere ascoltata maggiormente sia dai genitori che dai professionisti, perché anche loro hanno silenziosamente dato un grosso contributo alla crescita di questi fratelli "speciali" e, se spronati, avrebbero tante cose da dire".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fratelli diversamente abili. 12 e 13 giugno workshop sul metodo CaroAnto ad Arezzo

ArezzoNotizie è in caricamento