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Fotografo e blogger, Lorenzo Taccioli racconta Arezzo

Ci scrive un fotografo e blogger, Lorenzo Taccioli, che ha da poco visitato Arezzo. "Amo visitare la bellezza delle città italiane - scrive - e dei suoi borghi. Recentemente sono stato anche ad Arezzo, e sono rimasto colpito dalle sue bellezze e...

Ci scrive un fotografo e blogger, Lorenzo Taccioli, che ha da poco visitato Arezzo. "Amo visitare la bellezza delle città italiane - scrive - e dei suoi borghi. Recentemente sono stato anche ad Arezzo, e sono rimasto colpito dalle sue bellezze e dall'ottimo stato di conservazione del suo centro storico". Sul suo blog ha scritto anche un interessante reportage, corredato da foto. Ve lo proponiamo.

Un giorno ad Arezzo

Arezzo, breve introduzione alla città

Sono diverse settimane che attendo di visitare Arezzo, perché si tratta di una meta relativamente vicina a casa, ma tra altri impegni e weekend con pessime previsioni ho sempre dovuto rimandare. Anche oggi il tempo è piuttosto incerto (ed infatti incontreremo molta pioggia), ma decidiamo di partire comunque. Stranamente non mi documento troppo sulla destinazione e così non scopro che il primo weekend di ogni mese si svolge ad Arezzo il mercatino dell’antiquariato: errore gravissimo se si vuole visitare appieno il centro storico; arrivati troviamo l’amara sorpresa di un centro storico estremamente trafficato e pienissimo di bancarelle fino a Piazza Grande. Arezzo è conosciuta anche come Città dell’Oro o della Giostra del Saracino, riferendosi ad una grande rievocazione storica in stile medievale che viene fatta nel suo centro. A questa rievocazione partecipano i quattro quartieri principali della città, di cui si possono riconoscere i gagliardetti appesi alle finestre delle case. Lo spettacolo va in scena un paio di volte l’anno: a metà Giugno ed ad inizio Settembre e consta di una competizione a cavallo in cui si tenta di colpire un bersaglio posto sullo scudo del “Buratto”, ovvero un fantoccio dotato anche di una frusta che è necessario schivare per poter vincere la competizione. La città di Arezzo è strettamente collegata al all’epoca romana, infatti proprio in questo periodo assunse notevole importanza, diventando il simbolo dell’espansione dell’impero verso il nord Italia. Nonostante ciò la città cercò ripetutamente di mantenere una sua indipendenza e risultò essere un punto piuttosto strategico e di confine anche successivamente alla caduta del Sacro Romano Impero.

Le mura ed i vicoli del centro

Arrivati ad Arezzo non si possono non notare le imponenti mura che avvolgono la città e che sono di tanto in tanto interrotte da una porta di ingresso alla città. Intorno alle mura ovviamente la città ha continuato a crescere e prosperare e sono numerosi gli esercizi commerciali e le abitazioni anche fuori dal centro storico, seppure questo non sia di dimensioni così ridotte. Sui suoi vicoli si affacciano numerosi palazzi storici, molti dei quali hanno esercizi commerciali al piano terra ed abitazioni ai piani superiori. Il panorama che si gode da questi vicoli è fantastico: l’occhio si perde sulle colline verdi e sconfinate che circondano la città di Arezzo. Tra i suoi vicoli è possibile anche scorgere il grande Parco del Prato che contiene al suo interno l’imponente monumento a Francesco Petrarca, cittadino illustre di Arezzo. Nel suo centro storico, tra le altre, si trova anche la statua titolata a Guido Monaco: un monaco e teorico della musica che ha vissuto in questa città a cavallo dell’anno 1000 e famoso per aver ideato la notazione musicale attuale, con tetragramma. Non a caso il suo libro “Micrologus” fu il testo di musica più diffuso nel medioevo, subito dopo i trattati di Severino Boezio. Sicuramente più moderno è invece il murales di Seth: un’artista parigino nato negli anni ’70 che dipinge murales da metà degli anni ’90. Il suo tratto distintivo sono soggetti piuttosto semplici, tendenzialmente bambini, che vengono inseriti all’interno del contesto in cui si trovano. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU

www.lorenzotaccioli.it

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