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Attività corali della Fondazione Guido d’Arezzo, dal ministero un premio di 152mila euro

Il progetto elaborato dal direttore artistico Marzola è risultato il migliore tra i 26 che hanno partecipato: "Risultato frutto di un prezioso lavoro d'equipe"

La direzione generale dello spettacolo del Ministero della cultura ha premiato il progetto artistico delle attività corali presentato dalla Fondazione Guido d'Arezzo per il 2023, erogando un contributo pari a 152.007 euro contro i 9.630,20 del passato. Il progetto elaborato per la prima volta dal direttore artistico Luigi Marzola, in collaborazione con tutto lo staff delle attività polifoniche della Fondazione Guido d’Arezzo guidato da Lorenzo Cinatti, è stato il primo progetto classificato tra tutte le 26 realtà che hanno partecipato.

"Questo rimportante risultato - si legge in una nota della Fondazione - conferma la bontà delle scelte operate nell’ambito delle attività polifoniche, permettendo di continuare ad investire risorse nelle iniziative che verranno organizzate e che, come sempre, saranno dedicate alla città di Arezzo e a tutta la comunità musicale e corale internazionale. Oltre ai concorsi corali e di composizione nazionali ed internazionali, alla Scuola superiore per direttori di coro, al Centro Studi Guidoniani, alla Rivista Polifonie che continueranno la loro fondamentale attività, abbiamo il piacere di annunciare un’importante novità: la nascita del Coro della Fondazione Guido d’Arezzo, una formazione professionale che si esibirà in città domenica 17 dicembre alle ore 17,00 nella Basilica di San Domenico".

Così Lorenzo Cinatti – direttore generale della Fondazione Guido d’Arezzo: “Siamo felici per questo riconoscimento sostanziale che premia la qualità del lavoro svolto in questi mesi e che del resto era stato annunciato dalla copiosa presenza di cori da tutto il mondo al Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo”.

Aggiunge Luigi Marzola – direttore artistico delle attività corali della Fondazione Guido d’Arezzo: “Mi fa naturalmente molto piacere questa notizia che conforta e sostiene le scelte fatte finora, seppur durante il mio breve mandato. Oltre al mio personale contributo è naturalmente il prezioso lavoro d’equipe che ha prodotto questo importante risultato. Si tratta ora di condurre in porto le consolidate attività della Fondazione ed anche alcune novità, come la nascita del Coro della Fondazione Guido d’Arezzo, una formazione professionale in grado di affrontare repertori complessi ed artisticamente importanti”.

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