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La pioggia dopo il Coronavirus: Antiquaria ko. Comanducci: “Fuggi fuggi deprimente”

Alle 12 decimati gli espositori che hanno lasciato la propria piazzola. I primi hanno iniziato a smontare ieri sera. Lo sfogo dell'assessore al turismo: "Vedere la fuga di tutti è veramente deprimente e umiliante"

Ormai è un binomio indissolubile, quando c'è la Fiera Antiquaria ad Arezzo il maltempo non fa sconti, che sia marzo o agosto, sembra consuetudine l'arrivo della pioggia.

In questo weekend c'era anche un'altra incognita, quella legata al Coronavirus, che sta svuotando letteralmente le città, per semplice paura o per troppa prevenzione. Ieri però sembrava scongiurato il pericolo, l'ultimo sole di febbraio aveva regalato un discretto afflusso, lontanissimo dai numeri soliti, ma comunque apprezzabile visto il momento attuale che sta colpendo l'intera economia italiana. 

Erano ben 200 gli espositori, ma stamani, appena il tempo ha iniziato a peggiorare, sono andati a diminuire drasticamente. Svuotata completamente piazza della Libertà, via Ricasoli, via dei Pileati e Piazza Grande. La cosa non è passata inosservata e non si è fatta attendere la delusione da parte dell'assessore al turismo Marcello Comanducci sul proprio profilo facebook. 

"Se penso ai rischi e alle responsabilità che si è assunto il sindaco Ghinelli per non interrompere la fiera e far lavorare gli antiquari in un periodo come questo, dove ogni passo falso lo paghi pesantemente, vedere la fuga di tutti è veramente deprimente e umiliante. Grazie di cuore a chi è rimasto a fare il suo dovere. Questa è la fiera per chi oggi verrà a visitarla".

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