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Martedì, 30 Aprile 2024
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Fedeli: “Rondine laboratorio di cittadinanza. Abbiate fiducia nel nostro domani. E sappiate contagiare chi vi sta accanto”

“Abbiate fiducia nel nostro domani. E sappiate contagiare chi vi sta accanto. Noi saremo con voi in questo cammino”. Con queste parole il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli ha incoraggiato tutti i giovani di...

“Abbiate fiducia nel nostro domani. E sappiate contagiare chi vi sta accanto. Noi saremo con voi in questo cammino”. Con queste parole il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli ha incoraggiato tutti i giovani di Rondine pronti ad intraprendere questa nuova esperienza in occasione dell’"Inaugurazione dei percorsi di alta formazione” della Cittadella della Pace che si è svolta stamani ad Arezzo. Un messaggio di saluto che, nonostante l’assenza a causa di impegni istituzionali inderogabili, ha manifestato un forte sostegno del MIUR al “laboratorio di cittadinanza” di Rondine: “Siete impegnati in un’operazione culturale ed educativa straordinaria – he scritto il Ministro – Questa esperienza avrà ricadute ed effetti positivi nelle società in cui agite e agirete nei prossimi anni. (…) Investendo su voi ragazze e ragazzi possiamo costruire insieme percorsi di sostenibilità, di uguaglianza, di pace. Abbiamo una incondizionata fiducia in voi. Perché sappiamo che voi ne avete nei vostri sogni, nei vostri progetti, nei confronti del mondo. La fiducia deve essere la base del nostro agire”.

Tanti i progetti di alta formazione presentanti nell’occasione a partire dal nuovo percorso formativo della World House che ha visto l’ingresso ufficiale della nuova generazione di giovani provenienti da luoghi di conflitto nello Studentato Internazionale; l’attivazione del Master in Global Governance, Intercultural Relations and Peace Process Management, istituito con il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell'Università di Siena; inoltre l’inaugurazione della terza edizione del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza.

Non è mancata l’occasione per conoscere da vicino i progetti di formazione e diplomazia popolare realizzati dai giovani di Rondine e dal Rondine International Peace Lab, il network internazionale che raccoglie competenze trasversali e di elevata caratura sociale e sostiene le progettualità ad alto impatto sociale promosse dagli ex studenti di Rondine. Tra i più importanti in corso l’"Iniziativa per le elezioni democratiche e pacifiche in Sierra Leone", Paese che si sta avvicinando alle presidenziali. Tra gli obiettivi principali del progetto la sensibilizzazione degli elettori ai temi della pace, della democrazia, della libertà, del dialogo. Inoltre il campus “Act for Peace” un progetto di dialogo tra azerbaigiani e armeni ideato e realizzato da due giovani di Rondine provenienti dai due Paesi in conflitto che hanno portato alla Cittadella della Pace i giovani dei loro popoli per aprire un dialogo e trasformare il conflitto in maniera creativa. Il programma Study Abroad at Rondine nato dalla collaborazione con la Western University del Canada: un progetto che ha visto la partecipazione di 30 studenti canadesi che hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza di crescita personale affiancata allo studio della lingua e della cultura italiana nell’ottica di formare cittadini globali.

“Rondine è un balcone affacciato sul mondo. E’ un posto piccolissimo, ma al centro del mondo. Questi giovani vengono preparati a diventare leader di pace, persone che vogliono essere punti di riferimento per gli altri, mettendosi a servizio. A Rondine si impara a non sentirsi passeggeri della vita, spettatori del mondo, ma a prendersi le proprie responsabilità e agire. Quando uno capisce che può cambiare sé stesso, che è il passo più difficile, capisce che può far pace con il proprio nemico e quindi anche cambiare il mondo”.

Con queste parole Francesco Ognibene, giornalista di Avvenire ha aperto una mattinata ricca di incontri, confronti e momenti di grande spessore.

Elmira Teyyubova, ex studentessa di Rondine ha portato il saluto da parte di tutti i giovani che da vent’anni di sono formati a Rondine. Più di 180 persone che ora sono in giro per il mondo a lavorare per la risoluzione dei conflitti a vari livelli. “Il valore aggiunto di Rondine è la trasformazione personale oltre allo studio, più persone arrivano a Rondine, più diventiamo forti e più la pace diventa possibile”.

“A Rondine apriamo strade nuove che vanno praticate nella quotidianità e questi ragazzi vanno sostenuti perché il nemico è come una serratura arrugginita chiusa a doppia chiave – ha affermato il presidente di Rondine, Franco Vaccari – è una tragica convinzione che separa con muri e reticolati giovani in tutto il mondo. Rondine offre un’alternativa che tutti dobbiamo sostenere perché il nostro capitale più grande è la fiducia”.

È stata quindi presentata la nuova generazione dello Studentato Internazionale, il nuovo precorso formativo della World House, un'esperienza internazionale di impegno civile di due anni rivolta a giovani provenienti da Paesi interessati da conflitti attuali o recenti (Medio Oriente, Caucaso, Balcani, Africa, Usa). 13 i nuovi partecipanti appartenenti ai popoli Abcaso, Armeno, Azerbaijano, Georgiano, Israeliano, Kosovaro, Libanese, Palestinese, Serbo e infine per la prima volta da quello Maliano.

Enrico Granara, Ambasciatore del Ministero degli A­ffari Esteri e della Cooperazione Internazionale e coordinatore per gli A­ffari Multilaterali nell'Area Euro-Mediterranea e nel Golfo, ha ricordato a nome delle Istituzioni il valore del progetto e la sua importanza come modello nel mondo. “Conosco Rondine da quattro anni – ricorda Granara – e da allora ho sempre seguito questa straordinaria attività nella formazione che sperimenta tecniche di dialogo e costruzione di rapporti che sono stati notati in tutto il mondo come esempio di best practices italiana”.

Spazio quindi ai 26 giovani del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza, provenienti da Licei Classici, Scientifici e delle Scienze Umane di tutta Italia che rappresentano tutto il territorio da nord a sud isole comprese. Un progetto riconosciuto dal MIUR come percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica che coniuga la lunga esperienza di Rondine nella formazione di giovani e nella trasformazione del conflitto, sia a livello internazionale che con i giovani delle scuole, rivolgendosi ai ragazzi dei licei italiani con un progetto specifico, per formarli affinché al loro ritorno siano agenti di cambiamento nelle comunità di appartenenza.

“Il senso di questo progetto – afferma il prof. Giovanni Grandi, docente di Filosofia Morale presso l’Università degli Studi di Padova – parte dall’idea che la vita è un viaggio di andata e di ritorno. Uscire è necessario per incontrare la diversità, anche se spesso spaventa. Vediamo che l’estraneità colpisce i rapporti più prossimi. Abbiamo bisogno di formarci su questo fronte attraverso una prospettiva riparativa. L’intuizione fondamentale e molto potente che sta alla base di Rondine è che se non impariamo a interrompere la catena delle sofferenze non si riesce a superare il conflitto. Qui abbiamo cercato di tradurlo in un progetto generativo che porti i ragazzi a un percorso di crescita personale”.

Tra le innovazioni del percorso, il lavoro di ricerca e monitoraggio condotto dal Nuovo Laboratorio di Psicologia di Arezzo con gli studenti, per la costante valutazione del loro percorso personale: “Un percorso di autovalutazione longitudinale che va dal loro arrivo al follow up del loro ritorno – afferma la psicologa Francesca Nofri - quello che abbiamo visto è una grande consapevolezza soprattutto sulla collaborazione, nell’autonomia e nella capacità di affrontare la relazione e i conflitti che incontrano”.

È stata quindi l’occasione per presentare il Master in Global Governance, Intercultural Relations and Peace Process Management istituito dal Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell'Università degli Studi di Siena con Rondine come main partner professionale. Il corso offre una profonda conoscenza teorica e professionale su temi e discipline, legati agli effetti della globalizzazione e alle mutevoli condizioni delle relazioni interculturali, con focus sulle recenti trasformazioni in termini di mobilità, diritti umani, conflitti transnazionali e transculturali, con l’obiettivo di fornire nuovi strumenti e metodologie diplomatiche e professionali del peace making. È stato Pierangelo Isernia, Direttore del Dipartimento, a illustrare l’offerta formativa del corso. Un’occasione unica per prepararsi come professionisti nel campo delle relazioni interculturali, della diplomazia culturale e dell'analisi delle politiche e conoscere da vicino l’esperienza di Rondine.

“Noi siamo impegnati come Università ad approfondire il rapporto con il territorio e Rondine è un luogo davvero unico che per noi e per i nostri studenti può essere una palestra, un laboratorio dove studiare e sperimentare cosa c’è di nuovo a partire dalle relazioni tra i giovani – ha detto il Francesco Frati, Rettore Università degli Studi di Siena – Noi lavoriamo su formazione e ricerca che stanno alla base della nostra mission con grande attenzione all’internazionalizzazione e questo è un luogo che coniuga tutti questi elementi”.

Tanti infine gli interventi a sostegno del progetto da parte dei numerosi partner, sostenitori e delle Istituzioni presenti che dimostrano come Rondine sia capace di mettere insieme mondi diversi all’insegna della costruzione di una nuova società civile, capace di crescere con nuovi valori condivisi.

Tra loro la senatrice Donella Mattesini, il deputato Marco Donati, Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, rispettivamente Vicepresidente del Consiglio e Assessore della Regione Toscana, l’assessore del Comune di Arezzo, Lucia Tanti. Inoltre Ernesto Diaco, per il Progetto Culturale della Cei, Alessandro Vignani, del Rotary International Toscana. Tra i partner sostenitori del Quarto Anno d’Eccellenza a Rondine Fabia Romagnoli, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Giovanni Galli, Presidente Fondazione Onlus Niccolò Galli, Paola Bellandi, Consigliera Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Tra gli altri partner sostenitori del progetto ricordiamo Fondazione di Sardegna, Fondazione Friuli, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Banca Popolare di Cortona e Aboca. Il “Quarto Anno Liceale d’Eccellenza” è inoltre parte del progetto di ricerca “Studio e Divulgazione del metodo di Rondine” realizzato grazie al contributo di Fondazione Vodafone Italia e realizzato in collaborazione con Istituto Jacques Maritain. Fondamentale il supporto di tutta la rete scolastica che fa capo al Liceo V. Colonna di Arezzo, titolare della sperimentazione presso il M.I.U.R. e tramite un accordo di rete stipulato tra l’associazione Rondine e le scuole della provincia di Arezzo (Liceo F. Petrarca, Liceo F. Redi, ITIS Galilei, Convitto nazionale Vittorio Emanuele II), permette di garantire i piani ministeriali a tutti gli indirizzi liceali.

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