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Dal 25 maggio aperte palestre e piscine. Teatri e cinema operativi dal 15 giugno, così prosegue la fase 2

Il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha illustrato i contenuti del decreto legge sulle riaperture approvato nella notte da Governo e Regioni e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

"Ripartiamo con fiducia e senso di responsabilità". Le parole sono quelle del premier Giuseppe Conte che alle 20.30 di quest'oggi, sabato 16 maggio, ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare i contenuti del decreto legge che regolerà la fase 2 a partire da lunedì 18 maggio.

"Sono certo - ha proseguito il primo ministro - che potremo contare sulla piena collaborazione delle Regioni le quali dovranno assumersi le loro responsabilità e farsi garanti di un controllo dei dati epidemiologici e del rispetto delle regole. Affrontiamo un rischio calcolato. Siamo consapevoli che la curva dei contagi potrà tornare a salire e saranno possibili nuove chiusure, ma dobbiamo progressivamente ritornare alla normalità".

Il premier ha confermato le misure che sono contenute nel decreto legge oggi firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A sollevare la saracinesca saranno i negozi di vendita al dettaglio, quelli di servizi per la cura della persona, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub. Riprendono le funzioni religiose così come gli allenamenti degli sport di squadra e riaprono gli stabilimenti balneari. Stracciate le autocertificazioni per gli spostamenti all'interno della regione di residenza, via libera agli incontri con gli amici, e riapertura delle frontiere. "Tutto questo - ha specificato il premier - lo potremo fare continuando ad indossare la mascherina e i presidi di protezione personale nei luoghi chiusi o affollati". Dal 25 maggio, così come sottolineato dal primo ministro, riapriranno le palestre, le piscine e i centri sportivi. Dal 15 giugno porte aperte per cinema e teatri e attività ludiche per i bambini. "Regioni e sindaci - ha poi aggiunto - potranno intervenire per modificare le norme qualora ve ne sia necessità ricordando che occorre cautela ovunque". Infine una precisazione in merito al decreto Rilancio approvato nei giorni scorsi e con il quale lo Stato prevede un impiego di 55 miliardi a sostegno di vari settori della vita sociale ed economica. "Sono consapevole che non potrà essere la soluzione di tutti i mali, però stiamo dando una mano. Con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l'impatto della crisi".

Il decreto legge sulle riaperture approvato nella notte da Governo e Regioni è stato anche pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 16 maggio, con il testo integrale del provvedimento che è disponibile al seguente link.

Ecco cosa si potrà fare da lunedì 18 maggio e quali attività torneranno operative.

Spostamenti e autocertificazioni

Per spostarsi all'interno della propria regione non servirà più l'autocertificazione. Il modulo invece servirà ancora per uscire dalla regione di residenza per i soliti comprovati motivi: lavoro, salute, necessità e urgenza.

Amici, c'è il via libera

Dopo il via libera per incontrare i congiunti adesso sarà possibile anche vedere gli amici. Non ci sono limitazioni sul numero di persone, ma resta il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento sociale sia in luoghi chiusi che in quelli aperti.

Seconde case

Si potrà andare nelle seconde cose e anche soggiornarvi purchè siano nella stessa regione di residenza. Resta il divieto di raggiungere le seconde case fuori regione se non per motivi di necessità e urgenza.

Attività commerciali

La riapertura delle attività commerciali è prevista il 18 maggio. Anche se nella bozza di decreto non è specificata nessuna data. A creare dibattito e preplessità sono stati gli indirizzi Inail circa le misure da adottare per la riapertura di determinate categorie. Le Regioni sono riuscite a trovare una linea comune, sottoscrivendo un documento che prevede linee guida uguali per tutti per i vari settori commerciali: ristoranti, stabilimenti balneari, alberghi, parrucchieri, estetisti, negozi al dettaglio, piscine, palestre, musei.

Ristoranti e bar

La proposta prevede vari aspetti. Ad esempio, nei ristoranti viene consigliato che i tavoli siano "disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti"; la consumazione al banco, per quello che riguarda i bar, è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti; vietata la consumazione a buffet.

Aree pubbliche

Nella bozza di decreto legge si legge anche che fino all'accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria chi è sottoposto alla quarantena, per la positività al virus, non può spostarsi dalla propria dimora. Nel decreto si prevede ancora che il sindaco possa disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Chiese e luoghi di culto

Da lunedì ripartono anche le messe nelle chiese con misure molto rigide di distanziamento approvate nel protocollo sottoscritto dalla Cei con il Viminale e poi esteso a tutte le altre confessioni. Officianti e fedeli con mascherina, posti ridotti e distanza, comunione data nelle mani, niente scambio del segno della pace, sanificazione prima e dopo ogni cerimonia. Riaprono anche sinagoghe e moschee.

Musei e gallerie

Porte aperte anche per musei e gallerie d'arte. Anche in questo caso l'accesso a questi luoghi sarà consentito indossando mascherine e effettuando prenotazioni che diventano obbligatorie per le visite. Ogni struttura dovrà definire uno specifico piano di accesso per i visitatori, dai giorni di apertura agli orari, dal numero massimo di persone ammesse all’interno al sistema di prenotazione.  Non sono consentite visite di gruppo.

Alberghi 

Prevista anche la riapertura di alberghi, bed and breakfast e agriturismi. Nelle aree comuni sarà obbligatorio per tutti indossare sempre le mascherine. Vietati i buffet, colazione e pasti serviti solo in sala con la stessa disposizione dei tavoli dei ristoranti. Percorsi differenziati per muoversi all’interno delle strutture, in ascensore uno alla volta tranne che per persone che stanno nella stessa stanza o dello stesso nucleo familiare. 

Fase 2, Conte: "Il 25 maggio riaprono le palestre, il 15 giugno cinema e teatri"

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