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Fake news sul Coronavirus, Ghinelli: "Gesto incivile". Il tam tam sui cellulari

Ghinelli, che usa parole dure nei confronti di chi tende ad alimentare le preoccupazioni di questi giorni circa il contagio e il propagarsi del coronavirus con la diffusione di allarmanti fake news

Una bufala creata ad arte su un tema estremamente serio ha rischiato di diffondersi quest'oggi tramite il tam tam delle chat. "Coronavirus ad Arezzo", si leggeva sulla foto inviata di cellulare in cellulare. Fin quando la Asl ha intercettato la "catena" e ha smentito tutto quanto. 

Sulla vicenda interviene anche il sindaco Alessandro Ghinelli, che usa parole dure nei confronti di chi tende ad alimentare le preoccupazioni di questi giorni circa il contagio e il propagarsi del coronavirus con la diffusione di allarmanti fake news.

“Sono in contatto con il direttore generale della asl sud-est D’Urso - spiega Ghinelli - il quale, oltre alla smentita relativamente a quanto falsamente divulgato, ha dato ogni rassicurazione circa la predisposizione di tutto ciò che è previsto dalle procedure per affrontare eventuali sintomatologie le cui caratteristiche potrebbero ricondurre al coronavirus. Mi auguro che quanto successo rimanga un episodio isolato: quanto accaduto non può che essere giudicato irresponsabile e incivile”. ​

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Il messaggio che ha rischiato di diffondere un immotivato allarme, altro non era che una immagine di una pagina di Televideo, ovviamente non originale. Riportava la falsa notizia del primo caso del virus cinese registrato ad Arezzo: un fantomatico 45enne rientrato da un viaggio di lavoro in Cina, avrebbe avuto i primi sintomi e sarebbe stato ricoverato all'ospedale cittadino. In realtà nulla di tutto ciò è avvenuto e pesante è stata la condanna del gesto sia da parte della Asl sia da parte del sindaco. 

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