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Faccia a faccia Comune e sindacati: più fondi e gli asili allungano l'orario. Le proposte della Rsu

I toni non sono quelli esasperati di qualche mese fa ma l'attezione rimane sempre altissima. E' sul finire dell'estate che i rappresentanti dei lavoratori di Palazzo Cavallo tornano ad accendere i riflettori sulla lunga e complicata vertenza che...

I toni non sono quelli esasperati di qualche mese fa ma l'attezione rimane sempre altissima.

E' sul finire dell'estate che i rappresentanti dei lavoratori di Palazzo Cavallo tornano ad accendere i riflettori sulla lunga e complicata vertenza che li vede protagonisti da anni.

Cominciato nel periodo del governo Fanfani, il "conflitto" tra dipendenti comunali e amministrazione ha affrontato più di una trattativa vivendo momenti di particolare tensione. Recentemente, anche in seguito al riconoscimento di alcune richieste presentate dal personale di piazza della Libertà, i toni si sono leggermente distesi e il clima è diventato più mite. Ma lo stato di allerta permane. L'ultimo capitolo che rispolvera alcuni cavalli di battaglia (sindacale) come il famigerato nodo del salario accessorio è quello che si sta scrivendo in questi giorni.

Attraverso una nota congiunta che porta la firma della Rsu Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Csa vengono portati all'attenzione dell'opinione pubblica quattro argomenti sui quali la trattativa sta incontrando delle difficoltà.

“Il problema principale – spiega Gianfranco Torzini portavoce della Fp Cgil – è quello che riguarda l'elaborazione (lacunosa e insufficiente) di quasi la metà dei progetti di miglioramento dei servizi al cittadino per l'anno 2016. L'Organismo Indipendente di Valutazione, che si occupa dell'approvazione di questi piani a loro volta presentati dai vari comparti, ne ha bocciati per ben due volte 15 su 34”.

Un punto di non poco conto visto che i progetti respinti dall'Oiv altro non sono che iniziative volte al miglioramento dell'intera macchina comunale. Il denaro necessario per la loro concretizzazione arriva poi dal fondo nel quale sono riversate le risorse variabili del salario accessorio dei dipendenti stessi.

“Tra le risorse variabili e i residui – prosegue Torzini – si parla di 500mila euro circa da ridistribuire a tutto il personale interessato da progetti per il miglioramento dei servizi. Se l'Oiv ne approva soltanto la metà questa cifra sarà destinata soltanto ad una porzione dei lavoratori lasciandone fuori una fetta importante. Siamo consapevoli che sia necessario adottare una formula più efficiente per distribuire le risorse e finanziare progetti validi ma, allo stesso tempo, ogni comparto deve essere al corrente del tipo di programmi redatti dai dirigenti competenti e le modalità previste per l'approvazione”.

Tra i 19 progetti approvati, finanziati e di prossima realizzazione, c'è anche quello riguardante l'introduzione del turno notturno per il personale di polizia municipale. "Questo è un esempio pratico di quello che è possibile realizzare in favore della popolazione – prosegue Torzini – è chiaro che meno ne vengono approvati dall'Oiv e meno migliorie possono essere proposte. Nei prossimi incontri che abbiamo in calendario con la delegazione trattante e con l'amministrazione stessa avremo premura di fare tutto il necessario affinché le risorse per i progetti di miglioramento vengano distribuite in tutti i comparti. Un beneficio per la popolazione e per l'intera macchina amministrativa”.

Su questo punto dunque si concentreranno i massimi sforzi di tutte e tre le sigle sindacali impegnate nella vertenza. Un primo incontro tra le parti è previsto per il prossimo giovedì 15 settembre.

Gli altri argomenti aperti e sui quali i sindacati non intendono cedere terreno sono: "ritardo nell'erogazione del salario accessorio del 2014 e 2015; resistenze a ridurre i costi burocratici del funzionamento della macchina comunale, con specifico riferimento alle posizioni organizzative, in modo da permettere il finanziamento di servizi aggiuntivi (prolungamento apertura di alcune scuole fino alle 17,30, adeguamento Sportello Unico a nuove competenze), senza dover ridurre il già falcidiato salario accessorio del restante personale; perduranti e reiterate difficoltà con la dirigenza dell'ente che, ad avviso della delegazione sindacale, non favorisce i tentativi di innovazione da qualsiasi parte provengano (anche alcune, pur interessanti, iniziative dell'amministrazione hanno subito la stessa sorte). Il tutto chiama in causa inevitabilmente anche il ruolo dell’assessore al personale". “L’augurio è che prima delle assemblee di tutto il personale – prosegue Tozini - si determinino le condizioni per chiudere positivamente le trattative. Ancora persistono delle problematiche importanti da dover risolvere ma trovare una quadra a questa problematica sarebbe già un importante passo in avanti”.
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