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Fabi: "Nuova Banca Etruria, il puzzle dovrà essere completo"

La nota della Fabi: Dopo il via libera dall'Unione Europea, continua la trattativa per la cessione di BancaEtruria e di tutte e quattro le banche oggetto della procedura di risoluzione del 22 novembre 2015. Prosegue senza che sia stata...

La nota della Fabi:

Dopo il via libera dall'Unione Europea, continua la trattativa per la cessione di BancaEtruria e di tutte e quattro le banche oggetto della procedura di risoluzione del 22 novembre 2015.

Prosegue senza che sia stata pubblicizzata la nuova scadenza, ma prosegue in un contesto bancario nazionale pieno di fibrillazioni e di situazioni in attesa di definizione, vedasi MPS, Carige, le due ex banche popolari venete, la fusione e la trasformazione in Spa di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, l’aumento di capitale di UniCredit, la riforma delle banche di credito cooperativo, e così via. Un momento critico e di forti trasformazioni, che coinvolge grandi capitali e figure istituzionali nazionali ed europee.

Così, la sorte della nostra Nuova Banca Etruria - e dei suoi dipendenti - dipende da partite che si giocano ormai molto lontano da Arezzo e dai nostri territori di riferimento.

Più passano i mesi, maggiore è la segretezza della procedura di vendita; c'è UBI Banca, Popolare dell'Emilia Romagna, ci sono i due fondi americani, forse ci sono ancora le banche francesi ed altri soggetti non meglio identificati; poi potrebbe intervenire anche il Fondo Atlante e, per le nuove sofferenze, si potrebbe far ricorso alle garanzie pubbliche (GACS), come fatto di recente dalla Banca Popolare di Bari. Insomma, sono vari gli scenari e i tavoli di trattativa.

Forte è ovviamente la tensione di tutti i lavoratori per un così lungo periodo di attesa, periodo che possiamo far partire dal dicembre 2013, da quando cioè venne annunciato che la banca avrebbe dovuto trovarsi un "partner di elevato standing" entro breve, si ipotizzava entro il primo trimestre 2014! E quello fu, per noi, solo l'inizio. Molta acqua è passata da allora, con un crescente carico di preoccupazione e stress per tutti i dipendenti, che hanno comunque continuato a lavorare col solito impegno e attaccamento all'azienda.

Ora, considerando i freddi venti che spirano per l'occupazione del settore bancario, la FABI - Federazione Autonoma Bancari Italiani, il primo sindacato in Italia nel settore, richiama il presidente Nicastro alla massima cura e attenzione alla tutela occupazionale, alla mobilità territoriale e alle professionalità presenti in Nuova Banca Etruria.

Per completare l'opera, possibilmente presto e bene - dato che fino ad oggi sembra che il passare del tempo non abbia giocato molto a nostro favore - le caselle del puzzle dovranno essere messe tutte al loro posto: tutela dei clienti, del risparmio, creazione di valore, mantenimento di centri decisionali in loco e supporto al territorio, sono traguardi che dovranno necessariamente accompagnarsi alla massima attenzione al capitale umano, ai dipendenti tutti, senza scuse o pretesti.

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