Enrico Rizzi del Partito Animalista Europeo denuncia il sindaco di Cavriglia per lo zoo

Enrico Rizzi, Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, nonchè Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo annuncia che ha sporto denuncia nei confronti del sindaco ci Cavriglia per le condizioni in cui sono tenuti gli animali all'interno dello Zoo. Di seguito la nota integrale:

Il giorno 24.05.2016, veniva messo in onda dalla nota trasmissione televisiva “Striscia la notizia” un servizio a cura di Edoardo Stoppa, nel quale veniva denunciata la condizione di assoluto abbandono ed incuria in cui versavano (e versano tutt’ora?) gli animali ospiti del Parco di Cavriglia.

Il Parco, di proprietà del Comune, è ormai da anni in uno stato di totale abbandono, denunciato nel tempo da diverse associazioni animaliste che invano hanno tentato di ripristinare una condizione quanto meno di decenza, in relazione alla cura e al benessere degli animali ivi custoditi.

La scena fotografata dal servizio in parola è assolutamente agghiacciante: animali di varie specie completamente abbandonati a se stessi, nell’incuria e nelle peggiori condizioni igienico - sanitarie.

Non serve certamente un occhio esperto per comprendere la sofferenza fisica e psicologica di quei poveri animali costretti in spazi che, seppur ampi, non hanno certamente più nulla da offrire, ad esemplari ormai anziani e bisognosi di cure veterinarie specifiche se non addirittura giornaliere, e comunque logorati dal tempo e dall’incuria in cui il Comune li ha lasciati.

È il caso ad esempio dell’orso Bruno, un esemplare di 40 anni già tristemente balzato alle cronache per le tristissime immagini diffuse in rete che lo ritraevano con il capo rivolto verso un freddo muro di cemento, luogo certamente non consono alla sua natura e alle caratteristiche di animale selvatico.

Ciò viene esposto per rilevare come la condizione di precarietà e abbandono del Parco di Cavriglia si protrae da anni (le foto risalgono al 2014 circa).

Nello specifico, la responsabilità è da addebitare al Comune del posto, che in qualità di proprietario della “struttura” ha l’obbligo di curarne la manutenzione, garantendone almeno la funzione base per cui la stessa esiste.

Gli animali ivi rinchiusi vivono ormai in una condizione di degrado e solitudine, alleviata solamente dai volontari dell’associazione LEAL che, bontà loro, si sono attualmente caricati della responsabilità della vita di questi animali in luogo del Comune, unico vero responsabile.

"Proprio in virtù di una oggettiva non curanza che ha condotto gli animali ad assumere le sembianze di veri e propri fantasmi di sè stessi, ho sporto tramite il nostro ufficio legale diretto dall'Avv. Alessio Cugini, formale denunzia vista la penale responsabilità, in primo luogo nella persona del Sindaco pro tempore, Leonardo degli Innocenti O Sanni, in ordine a due possibili ipotesi di reato, ovvero maltrattamento e abbandono di animali, purtroppo anche continuato nel tempo. Ma in secondo luogo non può omettersi di rilevare come sia rilevabile anche una precisa responsabilità omissiva delle autorità sanitarie preposte ai dovuti controllassi predetti animali, e cioè dell’ASL veterinaria di Valdarno superiore. In questo secondo senso deve rilevarsi la palese violazione dei doveri d’ufficio riferibili all’ufficio veterinario, che, come ovvio, deve presiedere ai controlli sul benessere degli animali da compagnia, ma anche su quelli custoditi, appunto, all’interno di uno zoo. Appare ictus oculi inconcepibile che possa “sfuggire” una siffatta situazione drammatica, per come sopra descritta, ad organi ASL chiamati - e stipendiati - proprio per svolgere questo tipo di lavoro" - è quanto dichiara Enrico Rizzi, Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, nonchè Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo.