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Duecento anni di tradizione, un vino antico per una filosofia moderna. Ecco la Fattoria Il Muro

"I miei vini sono semplici, giovani e profumati. Sono fatti per brindare ad una laurea, per essere bevuti sulla scalinata di una piazza, anche per essere gustati con una pizza. Le cose buone non devono per forza essere complicate”. Un’azienda...

"I miei vini sono semplici, giovani e profumati. Sono fatti per brindare ad una laurea, per essere bevuti sulla scalinata di una piazza, anche per essere gustati con una pizza. Le cose buone non devono per forza essere complicate”. Un’azienda storica e una filosofia moderna, 200 anni di tradizione vitivinicola che incontrano l’entusiasmo e la mirata innovazione del proprietario, poco più che trentenne. E’ un contrasto solo apparente. Federico Pancaro, agronomo, gestisce con sapienza e passione la cantina di famiglia, la fattoria il Muro situata in via delle Conserve, alle porte di Arezzo dove la città sfuma nella campagna. Nei 30 ettari convivono vigneti di varie età: quelli più vecchi, ultratrentennali, vengono mantenuti per l’eccezionale qualità delle loro uve tradizionali, mentre i nuovi sono disposti in impianti densi per favorire la competizione ed esaltare il sapore del prodotto. Un’allegoria dell’azienda. Fa da padrone il sangiovese ma non mancano i vitigni internazionali più famosi come cabernet, merlot, syrah e quelli autoctoni come canaiolo, colorino, trebbiano, malvasia bianca e nera.

“La ricetta per il vino di qualità – spiega Federico – è tramandata di padre in figlio: un ambiente sano, agricoltura sostenibile, il rispetto del terroir, l’amore di chi ci lavora e l’armonia fra i vari componenti del gruppo. Tutto qua. Puntiamo sulla delicatezza e sulla piacevolezza del vino. Per questo i miei sono prodotti d’annata, messi in commercio dopo pochi mesi; fanno poco acciaio, pochissimo legno, poca bottiglia. Quando ne stappi uno fuoriescono i freschi profumi di fiori di campo, di frutta, dell’aria frizzante, dello specchio d’acqua della nostra tenuta”.

spigalloLo sguardo si posa sull’Alpe di Poti, poi volge verso le colline di Cognaia o Poggio Mendíco per arrivare al laghetto del Galioffo. Gli stessi nomi dei luoghi sono testimonianza della storia locale ed evocano il ricordo dei suoi abitanti. “Persino il nome della strada ‘Conserve’ è storia aretina importante – racconta Federico sul suo sito internet – La strada corre infatti lungo l’antico acquedotto progettato dal Vasari e realizzato nel 1600 dal suo allievo, Raffaello di Pagni, che portava l’acqua dalla valle di Cognaia alla fontana di piazza Grande, per dissetare la città. Ancora oggi nei campi lungo la strada si vedono piccoli edifici di architettura rinascimentale che sono le antiche conserve di acqua a coperture dei pozzi”. Non meno interessante e curiosa la storia della “zia Maria”, la signorina Pancaro. Donna severa e autoritaria che, con grande preparazione, ha guidato la fattoria ad inizio del ‘900. Non si lasciava intimorire dalle critiche e dai pregiudizi che accompagnavano una nubile di quel periodo ma curava e difendeva la sua terra. La signorina Maria diventò nel tempo un personaggio mitico nella zona, tanto che lo specchio d’acqua aziendale prese il nome gergale di “lago della Panchera”. Persino su Google maps è chiamato così.

Per adesso la cantina il Muro è fattoria soltanto di nome. Presto lo sarà anche di fatto.

Un’azienda complessa come da tradizione toscana che prevederà l’orto, un piccolo frutteto e animali da cortile, come maiali, galline e oche. Dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 18, Federico e i suoi collaboratori si mettono a disposizione del cliente per degustazioni, spiegazioni e vendita diretta in cantina.

lamaAllo stemma di famiglia che ha ispirato logo dell'azienda si deve il nome del chianti Docg, Spigallo, dove la classica presenza del sangiovese è stemperata da uve merlot. L’affinamento avviene nella storica cantina in grandi botti tradizionali di castagno per circa 6 mesi. Da bere giovane, si fa apprezzare per il colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, i profumi floreali, il gusto ricco, caratterizzato da tannini vivaci ma dolci. Due i bianchi della fattoria, Sassone e Lama. Quest’ultimo è uno chardonnay toscano particolarmente aggraziato, fresco e insieme aromatico grazie a una vinificazione che solo parzialmente prevede il passaggio in barrique di rovere francese. Ne risulta un vino ricco di profumi tra cui spicca il fiore di sambuco, in bocca sapido con un’acidità minerale ben bilanciata.

Fattoria Il Muro

Indirizzo: Via delle Conserve, 51 Arezzo

E-mail: pancarofederico@gmail.com

Web: www.fattoriailmuro.it

Vini rossi: Spigallo chianti DOCG

Vini bianchi: Lama chardonnay di Toscana IGT, Sassone IGT bianco di Toscana

Altri prodotti: Galioffo vinsanto del chianti DOCG

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