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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Dieci chilometri a piedi per restituire un cellulare smarrito: la "marcia dell'onestà" di un migrante

Oltre 10 chilometri a piedi, da Incisa a Rignano, per restituire un telefono cellulare. Dieci chilometri fatti di dignità e onestà. Li ha percorsi ieri mattina un ragazzo nigeriano, Tom, per restituire un Iphone a una 18enne di Pian di Scò, che lo...

Oltre 10 chilometri a piedi, da Incisa a Rignano, per restituire un telefono cellulare. Dieci chilometri fatti di dignità e onestà. Li ha percorsi ieri mattina un ragazzo nigeriano, Tom, per restituire un Iphone a una 18enne di Pian di Scò, che lo aveva dimenticato in treno.

La vicenda è stata raccontata su Facebook dal padre della ragazza, che ha ringraziato pubblicamente il giovane senza nascondere la commozione scaturita dall'impresa del giovane.

"Ho voluto ringraziare Tom - racconta l'uomo - perché ha fatto un gesto che forse nessun altro oggi farebbe".

La vicenda

La ragazza studia a Firenze. Ieri mattina la campanella dell'uscita da scuola ha squillato in anticipo e la ragazza è andata a casa di una compagna di classe che vive grazie-toma Rignano. Le due giovani hanno fatto il viaggio insieme , in treno, fino alla nella stazione del Valdarno fiorentino. Ma una volta scese la studentessa si è resa conto di aver lasciato il cellulare nel vagone.

"A quel punto - racconta la studentessa - con l'aiuto della mia amica ho chiamato il numero del mio telefono e dopo alcuni tentativi mi ha risposto una voce maschile che, in un italiano stentato, mi ha spiegato che mi avrebbe riportato il cellulare alla stazione di Rignano alle 14".

Nel frattempo però la batteria dell'Iphone si scarica e i contatti tra i due si interrompono. Cosa accade allora? Il giovane è tornato in treno a Incisa, a casa propria, per mangiare e ricaricare il cellulare. Poi si è rimesso in viaggio. A piedi.

"Alle due non è arrivato - spiegano padre e figlia - , solo dopo però abbiamo capito il perché di quel ritardo". Tom pensava di arrivare a Rignano in 50 minuti. In realtà, però, per percorrere a piedi un tratto di oltre 10 chilometri, ha impiegato molto più tempo del previsto.

"Quando lo abbiamo visto - racconta la giovane, che nel era stata raggiunta a Rignano anche dalla madre - siamo rimasti stupiti. Era arrivato a piedi, aveva percorso l'intero tragitto camminando".

Tom, trentenne, in Italia da qualche anno, senza famiglia e senza un lavoro, ha detto solo che "il telefono non era suo" e che quindi in qualche modo lo doveva riportare al proprietario.

"Per ringraziarlo abbiamo tentato di offrirgli un caffè e qualcosa da mangiare, ma non ha voluto nulla", spiega la giovane. E' tornato indietro, verso Incisa. Stravolto dalla camminata, questa volta è salito in treno. "Ma non ha voluto nemmeno che gli pagassimo il biglietto per tornare a casa".

"Più che per aver ritrovato il telefono - ha scritto il padre della giovane su Facebook - sono contento, con le lacrime agli occhi, di aver ritrovato questo tipo di umanità. Grazie Tom".

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