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Delibera popolare per chiedere di "salvare" la Casa delle Culture: 17 associazioni mobilitate e oltre 500 firme

Cinquecentoventitre firme: sono quelle raccolte per sostenere la proposta di delibera popolare da sottoporre al consiglio comunale per la prosecuzione delle attività della casa delle culture. Una proposta che è stata presentata oggi dalle 17...

Cinquecentoventitre firme: sono quelle raccolte per sostenere la proposta di delibera popolare da sottoporre al consiglio comunale per la prosecuzione delle attività della casa delle culture. Una proposta che è stata presentata oggi dalle 17 associazioni che a vario titolo hanno operato all'interno di questa struttura. Con la delibera si impegnerebbero il sindaco e la giunta a dare continuità all'attività della Casa delle Culture, a confermare la destinazione dell'immobile.

Dalla sua apertura, 5 anni fa la Casa delle Culture ha contato tantissimi accessi: 40mila quelli allo sportello e circa 30mila quelli legati alle attività svolte all'interno. Corsi di italiano, doposcuola per bambini, attività in biblioteca e una sala pubblica che ha ospitato tantissime iniziative.

"E' stata un punto d'incontro tra i cittadini stranieri di Arezzo e le istituzioni - ha detto Giuseppe Cirinei, dell'associazione Camminando S'apre Cammino, presentando il documento da sottoporre al Consiglio Comunale - un luogo dove avere informazione e dove scambiare conoscenze. Non è stato un luogo solo per stranieri: basta pensare alle centinaia di volontari delle 17 associazioni che si sono alternati all'interno di quella struttura in questi anni, che hanno parlato e si sono confrontati con le famiglie di migranti, che hanno promosso incontri, conferenze, attività di formazione ma anche eventi e feste".

Le firme raccolte in circa due settimane superano di gran lunga quanto richiesto dallo statuto comunale (che ne richiede almeno 300). "Ci auguriamo - dicono le associazioni - che il Consiglio Comunale possa discutere approfonditamente della Casa delle Culture colmando anche il vuoto di informazione che sembra esserci sui costi reali". La struttura paga 3 operatori di sportello per 34 ore settimanali di servizio, un coordinatore per 15 ore settimanali, il servizio di mediazione linguistico culturale, e altre attività che stando a quanto sostenuto dalle associazioni ha un costo 110 mila euro l'anno, Iva compresa.

Nel frattempo la prossima settimana è stato fissato un incontro con il Prefetto. "Presenteremo la situazione al Prefetto - ha detto Caterina Casamenti di Oxfam Italia Intercultura, associazione che ha avuto in gestione il servizio in questi anni - e chiederemo di non far terminare l'esperienza della Casa delle Culture".

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