Decreto rimborsi. Fabi: "O risarcimenti per tutti o continueranno le difficoltà"

E' finalmente uscito il decreto che dovrà disciplinare i rimborsi agli obbligazionisti di Banca Etruria e delle altre tre banche. I dettagli andranno studiati con attenzione, ma le prime notizie non sembrano confortarci molto; infatti, sin dal novembre scorso, i sindacati hanno chiesto al Governo un rimborso totale per tutti, l'unico modo, questo, per "spegnere l'incendio", per rasserenare il clima, per evitare ulteriori problemi ai lavoratori, per non intralciare il percorso di vendita della banca. Invece, da quanto pare ad una prima lettura, i paletti messi ai rimborsi creeranno più di qualche difficoltà e disparità, quindi ancora benzina sul fuoco, ma speriamo di sbagliarci.

Certo, si potrebbe dire semplicisticamente, meglio qualcosa di niente, ma non possiamo ragionare così di fronte ai soldi persi dai risparmiatori (e anche dai dipendenti della Banca), e di fronte ad una stupida "guerra tra poveri" scatenata nei mesi scorsi da alcune associazioni contro i lavoratori di BancaEtruria. A tal proposito, si leggono già reazioni di associazioni, che chiedono modifiche al decreto, altrimenti - scrivono - continueranno nelle "vertenze legali"; noi speriamo che non siano contro gli impiegati, perché troveranno sempre la FABI, locale, aziendale e nazionale, a loro tutela e difesa. Ci auspichiamo infatti che il logico e legittimo confronto fra queste associazioni e le istituzioni nazionali, non si ripercuota ancora sui lavoratori di Nuova Banca Etruria, già molto provati e vittime della situazione.

Tornando al decreto, se il Ministro Padoan dice che ci saranno rimborsi per tutti (i 300 milioni?), perché non metterli subito a disposizione? Perché passare per l'arbitrato? dato che 300 milioni potrebbero coprire il 90% dei rimborsi ai privati? Anche qui, aspettiamo di conoscerne i dettagli e capirne tutte le implicazioni pratiche.

Comunque, al di là di tutto, nessuno tocchi i lavoratori.