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Decoro cittadino: sale giochi e phone center banditi dal centro storico

Il mese scorso il Consiglio Comunale di Arezzo ha approvato, su proposta dell’assessore Marcello Comanducci, il regolamento per la tutela e il decoro del centro storico. Secondo il nuovo regolamento, alla voce che disciplina le attività...

Il mese scorso il Consiglio Comunale di Arezzo ha approvato, su proposta dell’assessore Marcello Comanducci, il regolamento per la tutela e il decoro del centro storico.

Secondo il nuovo regolamento, alla voce che disciplina le attività economiche e i settori merceologici che da ora non saranno più consentiti all’interno delle mura cittadine, ovvero come previsto nell'articolo 3, risultano nella lista: l’imballaggio industriale, esercizi di vendita o noleggio gas in bombole, i vari money change/transfer, i phone center, gli internet point; poi ancora i compro e infine le discusse sale giochi e i centri scommesse, anche quando in forma accessoria rispetto ad altra attività principale. Esercizi, questi ultimi, che già con la nuova normativa nazionale entrata in vigore il 1° dicembre scorso, sono state numericamente falciate e bandite dalle vicinanze a luoghi sensibili come scuole o banche.

Tuttavia, uno dei motivi principali che ha decretato la chiusura coatta di molti di questi luoghi riguarda il fatto che tanti non sono in regola con le autorizzazioni ed eludono il fisco. Oltre a fungere, in alcuni casi, da “lavanderie” per il riciclo di denaro sporco.

La lotta da parte del Governo contro l'illegalità delle sale gioco è già in corso da qualche anno, e spesso si trovano tra le pagine di cronaca, anche recenti, notizie di arresti e sequestri di locali adibiti a sale scommesse quali covi di criminalità organizzata. Sembra strano che ci sia voluto così tanto tempo per mettere a sistema un'attività di controllo che vigilasse su quelle attività che troppo spesso risultano essere meramente di copertura.

Una riflessione viene pensando all'on line, dove il gioco e i relativi siti che offrono la possibilità di giocare come se si fosse in un reale casinò, se in regola si riconoscono subito dal “bollino” presente sull'home page che attesta la concessione AAMS dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli. In rete sono presenti anche dei portali che guidano gli utenti nella scelta dei casino online legali e danno notizie sul mondo del gambling.

Sarà che on line è più facile controllare? Eppure internet non conosce confini. O forse perché l'on line, proprio per la sua natura digitale contempla una dinamica forse più snella nella gestione delle autorizzazioni.

Sta di fatto che come testimoniano i dati dell'ultimo anno, anche la preferenza dei giocatori, dal luogo fisico si sta progressivamente trasferendo in rete. Sicuro è che i dispositivi portatili come smartphone e tablet hanno determinato l'incremento dettando pure in questo settore una nuova tendenza.

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