"Ma si può incontrare la fidanzata?", la risposta di Conte: sì alle visite per relazioni affettive stabili

Nella prima settimana di lockdown la scusa più gettonata era quella della spesa: così i fidanzati aretini spesso si incontravano in coda all'entrata dell'Esselunga, della Coop o del supermercaro di quartiere. Tempo pochi giorni però, con un giro di vite Governo ed enti locali hanno chiarito che solo una persona poteva uscire di casa per fare acquisti e allora lo stuolo di innamorati alle casse si è assottigliato. Poi c'è stata la scusa della farmacia, quindi quella del parco. I droni però, almeno in città, non hanno aiutato le fughe romantiche. Infine l'ultimo decreto del presidente del Consiglio, quello del 26 aprile con il quale viene dato il via libero alle visite ai "congiuti".  Nessuna menzione per le coppie di fatto o per le coppie stabili  che vivono in abitazioni diverse. E allora, che fare? La domanda, attraverso i social e attraverso la posta elettronica, è stata posta con insistenza anche alla redazione di Arezzo Notizie. La riposta arrivata ieri sera, tramite le parole che il premier Giuseppe Conte ha pronunciato pubblicamente durante una visita alla prefettura di Milano.  

Congiunti è una formula un po' ampia e generica. Per dire che, e lo preciseremo, non significa che si può andare dagli amici in casa altrui e fare delle feste. Si andranno a trovare persone con cui ci sono rapporti di parentela o ci sono stabili relazioni affettive.

La risposta alle domande degli innamorati aretini, dunque, è che sì, possono tornare ad incontrarsi. Ma niente feste o incontri con gruppi di amici, niente rimpatriate. Perché? Stando ai dati diramati nelle ultime ore, un quarto dei contagiati si trova proprio nelle abitazioni private. Pertanto è vietato creare mementi di aggregazione tra le mura domestiche. 

Ma incontrare il fidanzato o la fidanzata, adesso si può.