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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Coronavirus mette a rischio le sagre: "Regole di distanziamento proibitive". Eventi in bilico

Le sagre organizzate a maggio salteranno "per decreto". L'attenzione si sposta ai mesi estivi, ma se le regole di distanziamento saranno confermate molte associazioni potrebbero a malincuore decidere di fermarsi per una edizione

Un'estate senza sagre. Quella del 2020 potrebbe essere ricordata anche per questo. Abituati all'imbrazzo della scelta, gli aretini quest'anno rischiano di dover mettere un freno alla voglia di divertirsi nelle piazze dei paesi e delle frazioni. Il Coronavirus, infatti, sta fermando anche il mondo delle feste. 

"Viviamo la situazione di giorno in giorno - spiega Flavio Sisi, presidente del comitato - ma è chiaro che se le regole di distanziamento sociale restaranno tali per i prossimi mesi, sarà difficile riuscire a svolgere tutti gli eventi in calendario. E' un peccato, ma non potremo fare altrimenti. Nessuna associazione può permettersi di adottare tutte le precauzioni richieste. Ad esempio, è complicato pensare alla sanificazione dei capannoni durante la serata. E allo stesso tempo è difficile garantire il distanziamento all'interno delle strutture". 

La prima a saltare sarebbe la sagra del maccherone a Battifolle. Il decreto presidenziale non lascia adito ad interpretazioni, fino al 1 giugno bar e ristoranti resteranno chiusi, non si può pensare che per le sagre ci possano essere  deroghe.

"Le altre sagre attendono l'evolversi della situazione", spiega Sisi. Certo le feste in programma alla fine dell'estate, a settembre inoltrato (vedi la sagra di Venere e quella di Rigutino), hanno qualche chance in più semplicemente perché c'è la speranza che con il passare del tempo le regole di distanziamento si ammorbindiranno. 

"Se saltassero davvero tutte e 16 le sagre, sarebbe un vero peccato - spiega Sisi - i nostri bilanci ammontano complessivamente a circa 300 mila euro l'anno. Sono soldi che ricadono sul territorio, perché ci forniamo da produttori locali, i quali quest'anno rischiano di perdere i nostri ordini. E poi c'è l'aspetto sociale: ogni anno le associazioni che si occupano delle sagre organizzano anche numerosi eventi di beneficenza e raccolta fondi per tante realtà locali. Iniziative promosse anche in periodi dell'anno diversi rispetto a quelli delle sagre, che quest'anno stanno già venendo meno". 

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