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"Mascherina e buonsenso, ne usciremo". Poponcini: Antiquaria e Giostra, regole e nuove idee in tempo di Covid

Ecco come si sono comportati gli aretini nella Fase 1 e nella Fase 2. "Ora servono regole più precise". Intanto tornano a crescere gli incidenti stradali

Da quando aveva 18 anni veste la divisa della Polizia Municipale di Arezzo e dalla scorsa settimana ne è diventato il comandante. Aldo Poponcini, nel suo nuovo ruolo alla guida del comando cittadino, racconta come la città ha fatto fronte nelle scorse settimane a questa emergenza sanitaria e spiega cosa gli aretini dovranno aspettarsi nelle prossime settimane. 

"La concomitanza di una crisi sanitaria e una crisi economica di questo genere, in quaranta anni di servizio, non era mai avvenuta - spiega -. Solo chi è nato negli anni Trenta può raccontare qualcosa di simile". 

Dal 25 febbraio, con i primi isolamenti volontari, la Polizia Municipale ha iniziato a capire che le cose sarebbero cambiate in fretta. Il comando è stato chiuso al pubblico il 5 marzo: "Nella prima settimana di lockdown siamo stati molto in difficoltà: ci mancavano le mascherine, i disinfettanti e un sistema per sanificare i veicoli e i locali. A questo proposito però devo ringraziare la città e gli aretini per le donazioni che ci hanno fatto: ne abbiamo avute tantissime. Le aziende si sono presentate spontaneamente, per fornirci tutto quello che ci serviva". 

La fase 2 e l'aumento degli incidenti

Non solo la solidarietà: il bilancio per la città di Arezzo appare positivo. "Nella fase 1 gli aretini si sono comportati bene. In questa fase 2 però ci siamo trovati più in difficoltà, perché le regole erano meno precise e quindi le uscite degli aretini sono aumentate". 

E così nei giorni scorsi ci sono state più persone e veicoli sulle strade aretine, ma anche più verbali e purtroppo più incidenti. Da quasi nessun sinistro registrato nei mesi di marzo e aprile, dall'inizio di maggio si è passati a sfiorare numeri che si avevano prima dell'emergenza.

"I conducenti non sono più abituati a guidare con la prudenza necessaria - spiega Poponcini - . Chiaramente il mancato uso delle cinture, l'utilizzo del cellulare al volante, l'aumento delle distrazioni, sono tutti elementi che hanno portato ad una crescita degli incidenti".

E così si sono impennati anche i numeri relativi ai verbali: giovedì scorso ne sono stati fatti 36 solo per infrazioni al codice della strada. 

Il Pionta, lo spaccio e il problema sociale della tossicodipendenza

In questi due mesi le zone calde della città hanno continuato a far parlare di sé. Campo di Marte e il parco del Pionta, benché siano sorvegliati, continuano ad essere teatri di movimenti  che insospettiscono i cittadini. 

"In questo caso i controlli da soli non bastano - spiega Poponcini - il parco del Pionta è stato chiuso: svolgiamo due volte al giorno un pattugliamento e lo facciamo anche in collaborazione con altre forze di polizia. Ma a monte c'è un problema molto serio, quello della tossicodipendenza. Noi lavoriamo fianco a fianco con il Sert, che ringrazio. Perché non si puo ridurre tutto solo a una questione di repressione: c'è dietro un fenomeno sociale profondo, sul qule è necessario lavorare, non solo a livello locale". 

Cosa accadrà dal 18 maggio?

Da lunedì potrà cambiare qualcosa? E' quello che si chiedono tutti gli aretini. "Questa mattina (ieri ndr) sono stato in Corso Italia: tutti i gestori dei negozi hanno già sanificato i locali per riprendere. Noi siamo in attesa delle decisioni della Regione, stiamo cercando di capire se ci sarà una riapertura, se sarà parziale e quale data. L'importante è che si faccia veloce e si diano indiacazioni certe". 

La polizia municipale si è già preparata per la riorganizzazione del mercato e per quella della Fiera Antiquaria. C'è da capire quali saranno le distanze richieste. 

"E' già stato predisposto un piano per l'Antiquaria che prevede la ridistribuzione di tutti gli spazi - spiega -. Di fatto la Fiera è regolamentata come un mercato e quindi se ci fossero le condizioni, potremmo già lavorare per una riapertura prossima, ovvero dal 1 di giugno". 

A giugno invece salterà la Giostra del Saracino. "Un dispiacere - commenta Poponcini - io amo molto questa manifestazione. Spero si possa recuperare: come dice l'araldo, l'importante è correrla, e io aggiungo non importa quando. Anzi proporrei di disputare entrambe le edizioni nel mese di ottobre". 

L'estate che verrà

Che estate sarà? Non sono ancora chiare le regole che dovremo seguire nei prossimi mesi per evitare una recrudescenza dell'epidemia. Ma non sarà così spensierata come le estati passate. 

"Dobbiamo rispettare una regola fondamentale: quella dettata dal nostro buonsenso. Quindi ricordarsi di indossare sempre la  mascherina, non abbassare la guardia, avere rispetto per gli amici e per tutti. Se abbiamo febbre o ci troviamo in situazioni particolari rivolgiamoci al medico. Non mettiamo a rischio noi e gli altri. Solo così ne usciremo". 

L'intervista è stata realizzata il 15 maggio 2020

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