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"Positivo lo 0,15% della popolazione". Il sindaco spiega i dati di Loro Ciuffenna

Moreno Botti sui contagi del proprio comune: "Successo degli isolamenti preventivi

A Loro Ciuffenna positivo lo 0,15% della popolazione in linea con le previsioni. Ecco l'aggiornamento sul successo degli isolamenti preventivi comunicato dal sindaco Moreno Botti.

Il numero di positivi fra i cittadini di Loro Ciuffenna raggiunge quota 0,15%. Quello del successo delle misure di isolamento preventivo ordinate da Usl sud-est (26 dall’inizio della crisi) rimane stabile al 100% (nessun isolato da Usl sud-est a seguito di contatto stretto con caso positivo ha poi sviluppato la malattia), con 10 persone ancora in quarantena preventiva, alcune in scadenza nei prossimi giorni. Nessuno dei nostri positivi risulta ricoverato in terapia intensiva, ed è in attesa della definitiva guarigione che avverrà solo dopo la risultanza negativa di due tamponi effettuati a distanza di giorni.

Il sindaco Moreno Botti commenta: “I dati confermano che sono ancora giorni duri, ma pieni di speranza".

"Come i navigatori o gli esploratori, dobbiamo essere preoccupati, ma non impauriti. La nostra legge rimane quella delle quattro P: quelle Positive come “Preoccupazione e Prevenzione”, ma non quelle Negative come “Paura e Panico”. E poi sta arrivando la Pasqua con il bagaglio di emozione e di speranza che porta con sé: una resurrezione della nazione, come ha auspicato Papa Francesco”.

Confermata la previsione fatta lo scorso 23 marzo di una forbice fra lo 0,21% e lo 0,36% di popolazione positiva finale. “Andiamo dietro ad alcuni trend della vallata relativi a casi specifici – aggiunge Botti - Tutto dipende ancora da noi, ma anche da come rallenta la diffusione generale in Valdarno. Le nostre previsioni per le prossime due settimane (fino a Pasqua) danno valori totali compresi fra lo 0,21 e lo 0,27% di popolazione che potrebbe risultare in totale positiva, in linea con quanto stimato dieci giorni fa”.

Ci sono alcune specificità in questi andamenti? “Sì, ad oggi buona parte dei nostri positivi sono operatori sanitari e non va bene. Ciò ci spinge a ricordarci, ogni momento della giornata, che questo non è il tempo per fare a gara per essere i più bravi, ma è il tempo per imparare. Di organizzare un “salvadanaio di idee della prevenzione e della organizzazione”. Perché proprio un salvadanaio? “Un salvadanaio delle idee. Comune, disponibile a tutti. Ogni giorno scrivere in un pezzo di carta ciò che non è andato o si potrebbe fare meglio. Poi, quando tutto sarà andato bene, romperlo e dare corpo a queste idee per portare a compimento un piano dettaglio di “Continuità operativa economica e sociale”. Perché qualcosa lo dobbiamo imparare da una vicenda come questa. La stima personale è che fra il 60-75% degli inconvenienti e dei sacrifici di persone e categorie economiche potrebbe, in futuro, essere eliminato o alleviato da misure ed accortezze che possiamo e dobbiamo applicare, a costo praticamente zero, il solo costo delle idee”.

Un pensiero particolare per i tanti operatori sanitari ed i medici. “Non chiamiamoli eroi, ma persone coraggiose, portatrici sane di affetto verso i malati. L’eroismo è un atto impulsivo e di breve durata, il coraggio è un qualcosa che ti metti sulle spalle ogni mattina e lo porti fino a sera. La stessa differenza che c’è fra l’amore e l’affetto; un grazie di cuore a loro”.

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