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Cisl, E45: "Sia dato ad Anas un mandato per intervenire con celerità"

La notizia della riapertura parziale della superstrada, nel tratto interessato, non può che farci piacere – afferma la Filca Cisl di Arezzo – in quanto rimetterà in moto, seppur lentamente, una parte dell’economia perduta in questo ultimo mese. 
Non risolverà invece il problema legato ad una struttura che presenta per la viabilità, soprattutto in inverno, enormi criticità. Il problema di questa superstrada in molti tratti obsoleta, da tempo come anche noi della Filca Cisl di Arezzo abbiamo segnalato, necessita di continue manutenzioni, principalmente nel tratto più elevato da Pieve Santo Stefano a Bagno di Romagna, passando per Verghereto.  Da molti ritenuta la peggiore strada d’Italia, sulla quale anche il mensile Quattroruote già nel 2008 aveva fatto un reportage sulla situazione fatiscente: solette sbriciolate, armature corrose, rattoppi di fortuna, viadotti pericolosamente inclinati, pubblicato sul fascicolo di settembre, solo un caso, dovuto alla tempestiva visione da parte di un cacciatore in transito sotto il viadotto Puleto, che ha filmato lo stato di degrado e postato poi nel web, ha attirato l’attenzione dei media, scongiurando un dramma che avrebbe potuto accadere e che nemmeno vogliamo immaginare quale immane tragedia avrebbe potuto dar luogo. 
Fatto sta che, dopo quanto successo, la domanda nasce spontanea. Quanti altri viadotti possono essere nelle stesse condizioni? 
Dopo quanto successo, non possiamo più attendere ulteriore tempo – ribadisce la Filca Cisl il sindacato dell’Edilizia – per cui necessita con estrema urgenza un piano straordinario di controllo e verifica da parte di Anas di tutto il tratto stradale che veda interventi di monitoraggio  fattivi sulle possibili criticità, con l’ausilio di tecnici, ed ingegneri esperti, onde scongiurare che quanto successo, con la chiusura in entrambi i sensi della E45, possa ripetersi .
Al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, che ha fatto tappa oggi sul tratto interessato, possiamo solo dire: la superstrada E45, necessita di interventi urgenti. Si dia mandato ad Anas di intervenire con efficacia e celerità con investimenti mirati tendenti al rifacimento dell’infrastruttura nei tratti più deteriorati ed a rischio crollo. Così come il rifacimento costante del manto stradale che in alcuni tratti, con vere e proprie buche causate dalle intemperie, diventa pericoloso per la stessa viabilità. Una viabilità necessaria non solo per il trasporto delle merci, ma anche per l’enorme flusso di persone che vi transitano, studenti e non solo, ma soprattutto lavoratori che si devono spostare da un posto all’altro e che in questo mese hanno subito numerosi disagi, tra i quali il rischio concreto della perdita del posto di lavoro. 
In ultimo, concludono dalla Filca Cisl di Arezzo, è necessario agire in contemporanea per recuperare e adeguare alla viabilità il tratto della vecchia 3Bis, nel tratto Valsavignone –Verghereto affinché sussista una via alternativa e che scongiuri l’isolamento della valle come accaduto dallo scorso 16 gennaio con la chiusura del tratto della E45.

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