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Cinquecento chilometri a piedi nella foresta della Papua Nuova Guinea: l'avventura di Filippo e Cristiano Menci

Due mesi per percorrere a piedi 500 chilometri nel bel mezzo di una foresta pluviale. Dall'altra parte del mondo: in Papua Nuova Guinea. Un'avventura unica, quella che stanno per intraprendere due cugini originari di Castiglion Fiorentino: Filippo...

Due mesi per percorrere a piedi 500 chilometri nel bel mezzo di una foresta pluviale. Dall'altra parte del mondo: in Papua Nuova Guinea. Un'avventura unica, quella che stanno per intraprendere due cugini originari di Castiglion Fiorentino: Filippo e Cristiano Menci, di 29 e 30 anni. Ma non sarà un'avventura fine a sé stessa, perché i due giovani hanno anche una causa: raccogliere 2000 dollari da devolvere ad Emergency.

"Il viaggio - racconta Filippo - sarà tutto a nostre spese, mentre i soldi raccolti andranno all'associazione fondata da Gino Strada. Come è nata l'idea? Io e Cristiano siamo cresciti insieme, come fratelli. Poi la vita ci ha portato lontani: io sono partito a 17 anni. Prima ho vissuto a Londra, poi negli Stati Uniti e temporaneamente sono tornato a Castiglion Fiorentino. Lui adesso è vive in Australia. Ma grazie alle nuove tecnologie siamo sempre rimasti in contatto e in occasione dei 30 anni di Cristiano abbiamo pensato di ritrovarci e vivere insieme questa esperienza. Aiutando anche chi ha bisogno".

Filippo è un fotografo di professione, Cristiano invece è un biologo marino che in passato ha fatto esperienze di tipo umanitario anche in Indonesia e in Mongolia. Insieme si ritroveranno il 4 aprile nella capitale della Papua Nuova Guinea, Port Moresby. Da qui prenderanno un volo verso la città di Lae, a nord est del paese. E da questa città torneranno verso la capitale:

"il tutto - raccontano i due cugini sulla pagina web dove raccolgono le donazioni per Emergency - servendoci del mezzo più antico, più lento e più ecologico di cui disponiamo: i nostri piedi. Passo dopo passo macineremo un centinaio di chilonetri lungo la costa, ci addentreremo percorrendo il celebre blackcat trail, da qui comincerà probabilmente il segmento più impegnativo del nostro viaggio poiché remoto e sprovvisto di sentieri mappati, ci dirigeremo verso sud costeggiando le highlands papuane nel loro versante orientale fino a raggiungere il Bulldog trail, per uno sprint finale di 100 km attraverso un sentiero montano che raggiunge quote superiori ai 2000 m".

"E' un paese poco popolato - racconta Filippo - sappiamo già che dovremo percorrere lunghe, lunghissime distanze senza incontrare villaggi. Per questo ci stiamo organizzando per portare con noi provviste, depuratori per l'acqua, amache sulle quali dormire". Insomma un'avventura vera e propria, dove le tappe saranno stabilite di volta in volta, in base a quello che gli riserverà la foresta della Papua Nuova Guinea.

Due i mesi che pensano di impiegare per portare a termine il viaggio. Tramite un telefono satellitare (fornito da uno sponsor) terranno informati parenti e amici e faranno sì che la pagine Facebook sull'iniziativa.

"Sarà un’impresa ardua - scrivono i due cugini -, difficile dal punto di vista logistico, fisico e psicologico. Una vera e propria sfida, perfetta per accogliere col giusto spirito i 30 anni di Cristiano".

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