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Cibo e vino "a cuore aperto", Lo Strettoio incontra Vitereta

Una cena "a cuore aperto". Un incontro tra un ristorante e una cantina del Valdarno aretino che inseguono un unico, grande traguardo. Quello della genuinità. Proponendo pietanze e prodotti autentici, espressione del luogo (magnifico, peraltro)...

Una cena "a cuore aperto". Un incontro tra un ristorante e una cantina del Valdarno aretino che inseguono un unico, grande traguardo. Quello della genuinità. Proponendo pietanze e prodotti autentici, espressione del luogo (magnifico, peraltro), che li ospita.

Qualsiasi brand è capace di raccontare una storia, sgomitando per ottenere credibilità. Ma il ristorante Lo Strettoio e la cantina Vitereta hanno la comune passione per la verità e mettono la faccia nel loro lavoro, anteponendo l'integrità dei prodotti e piatti, alla perfezione artificiosa e seriale. E come cambiano le stagioni, così cambiano le loro proposte.

Giovedì 18 febbraio sesto appuntamento del circuito promosso dalla Strada del Vino Terre di Arezzo "A cena con il produttore" al ristorante Lo Strettoio di Pian di Chena (Laterina), in abbinamento ai piatti i vini della Tenuta Vitereta (Vitereta, Laterina), presentati dal produttore. Quota di partecipazione: 25 euro.

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Il menù

Antipasto

Antipasto toscano con crostini e affettato di fattoria

Primo

Pappardelle della nonna al ragu' di coniglio

Secondo

Arrosto girato

Contorni

Patate al forno e insalata

Dessert

Zuppa inglese

Il ristorante Lo Strettoio

Simbolo delle campagne toscane d'un tempo, quando tirar fuori il mosto dall'uva non era operazione automatizzata, lo strettoio fa bella mostra di sé davanti all'omonimo ristorante. E riassume, plasticamente, la sua filosofia, "costruita su tre parole: genuinità, cordialità, tradizione". Luciano Parolai è uno degli otto soci della struttura, in mano alla sua famiglia da oltre 40 anni. "Siamo aperti dal 1974 - spiega -, puntando su una proposta legata alla grande storia culinaria toscana". Il nome "Lo Strettoio" deriva da un attrezzo degli anni '70, usato in cantina per stringere l'uva appena raccolta, piazzato all'ingresso. Oggi è stato sostituito da un altro, splendido, dell'800 proveniente da una cantina di Terranuova. "E non tragga in inganno il nome del ristorante: il posto a disposizione è davvero ampio". Centocinquanta coperti, più una veranda che - durante la bella stagione - allarga i posti disponibili a duecento. Tanto verde, l'ideale per le cerimonie.

Cosa aspettarsi? "Portate della tradizione, materie prime del territorio. Ci riforniamo da produttori del posto, come la Fattoria di Rimaggio. E poi: pane di nostra produzione, pasta fresca e dolci fatti in casa. Le porzioni? Non certo assaggi - dice Parolai - i nostri piatti sono abbondanti".

E con un nome del genere, il ristorante non poteva non prestare attenzione ai vini. "La nostra carta è molto curata - chiude Parolai - abbiamo molte etichette della zona e della Toscana in genere. Vini che si possano sposare al meglio con le nostre portate".

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Ristorante Lo Strettoio

Località Pian di Chena, 7 - Laterina (AR)

Tel. 0575 89161 - Fax 0575 894780

rist.lostrettoio@virgilio.it Tenuta Vitereta La pietra angolare della tenuta nel comune di Laterina è un assunto che Marcello Bidini ripete come un mantra: “Il vino si fa in vigna, non si fa in cantina". Vitereta è sogno realizzato, partendo da grandi aspirazioni e un pizzico di follia. Da dieci anni Bidini ha abbandonato la chimica e dice: "All'epoca, molti mi prendevano per pazzo”. L'obiettivo del percorso intrapreso dal 2006 è rivoluzionario: rinunciare a vini privi di rischi, con caratteri simili (e rassicuranti), di anno in anno. Omologati, anche nelle annate balorde. "Volevo che i miei vini fossero sani, autentici. Per vinificare usiamo metodi tradizionali, rispettiamo l’uva senza aggiungere nulla per favorire o condizionare le fermentazioni. Nel mio calice di vino voglio sentire i profumi della terra, del bosco, del sole e della pioggia. Voglio sentire le caratteristiche di una determinata annata, compresi i difetti. Credo che il tempo e i risultati mi abbiano dato ragione". A Vitereta - dove Marcello si avvale dell'aiuto delle figlie Martina e Francesca - la sperimentazione è di casa, molte le etichette e diversi i vitigni con cui esprimere la propria idea di vino. Nel rispetto del territorio, of course. Trebbiano, sangiovese, malvasia, aleatico e internazionali: da queste uve si ottengono i prodotti che hanno fatto le fortune della cantina. Come il il Supremo, vinsanto da Trebbiano, e il pluripremiato Occhio di Pernice, vinsanto da sangiovese. Tra i rossi ci sono il CasaRossa, sangiovese in purezza che fa botte grande per 18 mesi e 6 mesi di bottiglia; il Ripa della Mozza, anche questo da sole uve di sangiovese, maturato per 2 anni in botte grande e altri 6/8 mesi in vetro; il Villa Bernetti, un cabernet sauvignon barriquato (18-20 mesi) e lasciato riposare un altro anno in bottiglia; il Capitoni, cabernet sauvignon che fa un anno di botte grande; il Merlot (18 mesi di botte grande e 6 di vetro), il Grondino (50% sangiovese e 50% cabernet sauvignon, un anno di botte grande); Lo Sterpo, unico Chianti Docg, sangiovese in purezza. I vini bianchi sono il Donnaurora, chardonnay barriquato 8 mesi; il Trebbiano, anche questo barriquato, e il Ca’ Pescina, chardonnay che non fa legno. C'è poi un rosato, il Rosadele, da uve sangiovese e cabernet sauvignon vinificate in bianco. Tra gli altri prodotti: l'olio d'oliva, le grappe di Chianti e di Chardonnay. Da selezionare, ancora, le etichette per l'evento "A cena con il produttore", a tavola - per spiegarle con competenza e passione ai commensali - ci saranno Marcello o Martina. uva-appesa-vitereta Tenuta Vitereta

Via Vitereta, località Vitereta

52020 Laterina, Arezzo

tel. +39 329 8618500

fax +39 0575 89058

vitereta@inwind.it

www.tenutavitereta.com

A cena con il produttore è un progetto di:

Camera di Commercio, Confesercenti e Confcommercio e logo Vetrina Toscana. Informazioni ed esercizi aderenti su www.vetrina.toscana.it

VETRINA TOSCANAconfesercenticamera-commercio-logoLOGO CONFCOMMERCIO 2010

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