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Comunità del cibo, successo per l'iniziativa di Pratantico. Fraternita: "Sosteniamo proposta di legge per la biodiversità"

A Pratantico si è svolto un affollato incontro organizzato da GianFranco Cherici, sostenuto dalla Fraternita dei Laici, sulla biodiversità agro-alimentare con lo scopo di attivare ad Arezzo la Comunità del Cibo. Presente il Primo Rettore della...

A Pratantico si è svolto un affollato incontro organizzato da GianFranco Cherici, sostenuto dalla Fraternita dei Laici, sulla biodiversità agro-alimentare con lo scopo di attivare ad Arezzo la Comunità del Cibo. Presente il Primo Rettore della Fraternita, Pier Luigi Rossi. La Comunità del Cibo e della Biodiversità agro-alimentare è descritta nella legge dicembre 2015, n. 194

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

(GU n.288 del 11-12-2015). Lo scopo della istituenda Comunità del Cibo è sensibilizzare la popolazione, sostenere le produzioni agrarie e alimentari, promuovere comportamenti atti a tutelare la biodiversita’ di interesse agricolo e alimentare.

La comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare agisce in ambito locale, in Arezzo, e può essere composta da agricoltori e allevatori locali, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.

Le Comunità del cibo possono realizzare:

a) lo studio, il recupero e la trasmissione di conoscenze sulle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali;

b) la realizzazione di forme di filiera corta, di vendita diretta, di scambio e di acquisto di prodotti agricoli e alimentari nell’ambito di circuiti locali;

c) lo studio e la diffusione di pratiche proprie dell’agricoltura biologica e di altri sistemi colturali a basso impatto ambientale e volti al risparmio idrico, alla minore emissione di anidride carbonica, alla maggiore fertilita’ dei suoli e al minore utilizzo di imballaggi per la distribuzione e per la vendita dei prodotti;

d) lo studio, il recupero e la trasmissione dei saperi tradizionali relativi alle colture agrarie, alla naturale selezione delle sementi per fare fronte ai mutamenti climatici e alla corretta alimentazione;

e) la realizzazione di orti didattici, sociali, urbani e collettivi, quali strumenti di valorizzazione delle varieta’ locali, educazione all’ambiente e alle pratiche agricole, aggregazione sociale, riqualificazione delle aree dismesse o degradate e dei terreni agricoli inutilizzati. “La Fraternita dei Laici, una delle più grandi aziende agricole in Arezzo e provincia vuole essere l’istituzione guida nella costituzione della Comunità del Cibo in Arezzo”, ha dichiarato Pier Luigi Rossi, Primo Rettore.
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