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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Chirurgie del Casentino: i dati sulla loro attività smentiscono le illazioni sulla possibile chiusura

n Casentino non c’è alcun complotto. C’è chi “gioca” pericolosamente sollevando sospetti, denunciando trame oscure, disegnando l’attività nel suo ospedale di Bibbiena, come una congiura che vedrebbe dirigenti ed operatori sanitari tutti a farsi...

n Casentino non c’è alcun complotto. C’è chi “gioca” pericolosamente sollevando sospetti, denunciando trame oscure, disegnando l’attività nel suo ospedale di Bibbiena, come una congiura che vedrebbe dirigenti ed operatori sanitari tutti a farsi “voler male” dai cittadini. Il tutto fornendo non dati certi, ma solo ed esclusivamente fantasiose lamentele di Tizio e di Caio, progetti e programmi che non sono scritti da nessuna parte. Ciò che è nero su bianco e vale per tutti sono i patti territoriali che hanno disegnato la sanità del futuro di questa vallata, più sicura e più articolata di quanto non lo sia stato fino ad oggi. L’ultimo bersaglio è adesso la chirurgia.

Parola d’ordine “si va verso al chiusura”, paventando liste di attesa pericolose, o riduzione di attività o sospette chiusure che da momentanee potrebbe diventare permanenti.

Come Azienda sanitaria non entreremo in questo dibattito che ha interessi opposti alla tutela della salute dei Casentinesi, e ancora una volta la risposta sarà affidata ai numeri.

Eccoli qua.

La chirurgia generale dell’ospedale di Bibbiena ha ricoverato nel primo semestre del 2015, 382 pazienti (di cui 371 operati) e nel 2016 380 pazienti (operati 368).

La ginecologia nel primo semestre 2015 ha registrato 240 ricoveri (di cui 114 pazienti sottoposte ad intervento chirurgico) e 231 nel 2016 (con 120 interventi chirurgici).

In sostanzia siamo in parità. Se sul numero di ricoveri ed interventi la matematica ci rassicura che non c’è alcun declino o ripiegamento, allora chi lancia l’allarme tenta un’altra carta: quella della liste di attesa, che sarebbe diventate troppo lunghe.

Per l’Azienda i tempi di attesa sono un problema ben noto, ma anche in questo caso non solo non si può affermare (e chi lo fa dice il falso magari essendone anche consapevole) che i tempi di stanno allungando. Ecco quanti sono i pazienti in attesa a metà giugno del 2015 e quanto a metà giugno del 2016:

Chirurgia generale 125 l’anno passato e 119 quest’anno.

Chirurgia in day Surgery 77 l’anno passato e 68 quest’anno.

Ginecologia siamo passati da 44 a 31 e ginecologia in day surgery da 41 a 218.

Essendo perciò i volumi identici, e i pazienti in attesa (anche se di poco) diminuiti, l’allungamento delle liste è una falsità.

Ulteriore dato. Si dice che l’Azienda “spinge” i Casentinesi verso l’ospedale di Arezzo o verso altre strutture. Siano passati da 373 pazienti complessivamente per tutte le chirurgie dei primi sei mesi 2015 a 338 dell’analogo periodo del 2016: 35 in meno, quasi il 10%. Siamo quindi soddisfatti? L’Azienda non ci prova nemmeno a dire che va tutto bene. Queste performance vanno migliorate e il trend è quello giusto. Ma non può nemmeno accettare che si tenti di accreditare per “vero” ciò che è “falso”.

Altra accusa: il reparto di chirurgia generale in estate chiude e questo è un segno della volontà di smantellare. Il reparto di chirurgia dell’ospedale di Bibbiena tutti gli anni ha chiuso l’attività programmata per 15 giorni nel mese di agosto. Lo farà anche nel 2016 (dal 7 al 21) con ripresa dell’attività e interventi fissati e programmati per il giorno 22 agosto.

Questi i fatti. Questi i numeri. Il resto sono chiacchiere e maldestri tentativi di gettare discredito verso professionisti che sul piano operativo, organizzativo e dell’impegno personale e di gruppo costanti, sono al servizio dei cittadini casentinesi.

Ma l’Azienda è anche certa che domani ci sarà chi canterà di nuovo, senza prove, il ritornello “chiudono, chiudono, chiudono”.

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