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Che bisogno c'è di allestire mostre al museo?

Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore, Luigi Andreini. Quando nel 1975 il ministro della cultura Giovanni Spadolini inaugurò il Museo Civico di Sansepolcro, i visitatori scoprirono una sorprendente e bella novità: la vecchia “pinacoteca”...

Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore, Luigi Andreini.

Quando nel 1975 il ministro della cultura Giovanni Spadolini inaugurò il Museo Civico di Sansepolcro, i visitatori scoprirono una sorprendente e bella novità: la vecchia “pinacoteca” era diventata “museo” perché ospitava il Tesoro della Cattedrale. Ciò era stato reso possibile, nonostante i tempi non certo politicamente favorevoli, dalla lungimiranza del sindaco Ottorino Goretti e di mons. Ercole Agnoletti (sostenuto dal suo Vescovo), che vollero far conoscere e valorizzare un patrimonio di arte e di storia fino ad allora ignorato dai più. Ricordo che in quell’operazione fu compreso anche lo spostamento in Cattedrale del Polittico della Resurrezione. Allora, quello di Sansepolcro, fu uno dei rari esempi in Toscana, ma penso anche in Italia, di collaborazione tra un’Amministrazione comunista, la Chiesa locale e lo Stato.

Tutto ciò che il sindaco Goretti con tenacia e grande fatica, vincendo anche le resistenze di molti “compagni”, era riuscito a realizzare quarant’anni fa, oggi è in procinto di essere smantellato e cancellato.

La nuova amministrazione a guida Mauro Cornioli si appresta a dare in appalto ad una società privata la gestione del Museo e delle attività culturali ad esso connesse, vedi mostre. Poiché questa operazione nasce da una visione prettamente commerciale ed economica della cultura, si è reso necessario liberare spazi all’interno del Museo per consentire l’allestimento di future mostre, generalmente preconfezionate e senza alcun aggancio con la storia e la cultura del nostro territorio. Ecco quindi l’occasione per togliere di mezzo il Tesoro della Cattedrale, restituendolo alla Chiesa e sottraendolo di fatto al godimento pubblico.

Ma che necessità c’è di allestire mostre all’interno del Museo? Solamente economica.

Una mostra all’interno del Museo (o d’ora in avanti dovremmo chiamarlo Pinacoteca?) non ha bisogno di sistemi d’allarme e di sorveglianza; è una buona scusa per aumentare il biglietto d’ingresso; si garantisce una discreta presenza di pubblico, sfruttando i visitatori che si recano al museo/pinacoteca per ammirare Piero.

Rattrista vedere la cultura e l’arte ridotte a beni commerciali e speculativi; non stupisce che questa possa essere la logica di un Sindaco imprenditore; meraviglia che sia condivisa da un Assessore alla Cultura insegnante e militante in un partito di sinistra, dove non dovrebbe essere il “soldo” a dettare la linea politica.

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