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Centri di aggregazione. Tanti: "Attività programmate e inclusive", il regolamento

Un nuovo regolamento è stato approvato anche per quanto riguarda la regolamentazione dei centri di aggregazione sociale presenti nel territorio comunale di Arezzo. In tutto si tratta di 23 strutture all'interno delle quali trovano spazio attività...

Un nuovo regolamento è stato approvato anche per quanto riguarda la regolamentazione dei centri di aggregazione sociale presenti nel territorio comunale di Arezzo.

In tutto si tratta di 23 strutture all'interno delle quali trovano spazio attività ed eventi di vario tipo. Un punto di riferimento saldo per ogni comunità aretina.

Ieri il consiglio comunale di Arezzo, su proposta dell'assessore Lucia Tanti, ha approvato nuovo disciplinare mirato soprattutto alla condivisione degli intenti e i progetti ideati proprio all'interno dei centri di aggregazione.

Entro 90 giorni dal regolamento dovrà costituirsi un organismo di coordinamento composto dai presidenti dei centri e dal sindaco o dall’assessore delegato allo scopo di condividere progetti o iniziative e concorrere ai programmi di interesse comunale. I presidenti dei centri non possono essere parlamentari, consiglieri regionali, provinciali o comunali, debitori in qualsiasi forma del Comune o soggetti in giudizio contro la stessa amministrazione. Entro 180 giorni dall’approvazione del regolamento, i centri devono dotarsi di uno statuto.

I centri di aggregazione sociale sono: Agazzi, Andromeda, Battifolle, Oasi Chiani, Colle del Pionta, Fiorentina, Giotto, Giovi, Il Cavallino, Indicatore, Malpighi, Pescaiola, Policiano, Quarata, Rigutino, Ruscello, Tregozzano, Valcerfone, Villa Severi, Proloco Venere, Circolo Santa Firmina. A questi si aggiungeranno San Marco La Sella e Tortaia.

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