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Casentino, il punto nascita per ora non chiude. Nuovo incontro sindaci-Asl

Ieri si è tenuta, presso la Sala Consiliare del Comune di Bibbiena, la conferenza dei Sindaci socio- sanitaria alla presenza dei sindaci dei comuni del Casentino e del Direttore Generale della Usl8 Enrico Desideri. Punto principale all’ordine del...

Ieri si è tenuta, presso la Sala Consiliare del Comune di Bibbiena, la conferenza dei Sindaci socio- sanitaria alla presenza dei sindaci dei comuni del Casentino e del Direttore Generale della Usl8 Enrico Desideri. Punto principale all’ordine del giorno, la riorganizzazione generale dell’Ospedale di vallata.

"Chiarezza assoluta - si legge nella nota congiunta dei sindaci casentinesi - sul futuro dell’ospedale, piani definiti, risposte certe. Con questi assunti si possono riassumere le richieste fatte dai sindaci casentinesi ai vertici dell’Azienda Usl8. Il risultato più significativo della seduta, è stata infatti la proposta avanzata coralmente dai sindaci – e accolta dall’Azienda - di organizzare un nuovo incontro, nel quale la Usl8 dovrà presentare un nuovo piano in base ai risultati ottenuti da una ricerca sullo stato di salute della vallata e da qui attivare una attualizzazione dei Patti Territoriali firmati nel 2013.

I sindaci hanno sollecitato con forza il Direttore ad invitare a tale incontro la Regione Toscana nelle persona dell’Assessore alla Sanità Stefania Saccardi e l’Assessore Vincenzo Ceccarelli come riferimento del territorio.

Un nuovo incontro volto a fare chiarezza, una volta per tutte, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche rivolto alla popolazione, all’associazionismo che opera nel settore sanitario, ai comitati anche alla luce delle promesse fatte pubblicamente anche prima delle elezioni. Stessa chiarezza è richiesta per il punto nascita ed il suo futuro. Per ora non ci sarà nessuna chiusura, anche se permangono problematiche che appaiono insormontabili legati soprattutto alla normativa nazionale sul numero dei parti. La Conferenza dei Sindaci del Casentino, comunque, si impegnerà a difendere tutti i servizi presenti ad oggi nell’Ospedale e questo nella logica di una sanità per tutti". “La montagna come tutte le aree marginali non può essere privata di questi servizi essenziali – dicono congiuntamente i sindaci - poiché fare questo significherebbe far morire interi territori. La nostra battaglia in difesa dell’ospedale e delle sue specifiche attività sarà fatta ad oltranza”.
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