rotate-mobile
Attualità

Cannabis legale: sulla Toscana gli occhi di tutta l'Italia

Se ne è parlato per mesi ed ora, finalmente, si passa alla fase pratica. È il momento di raccogliere i frutti, è proprio il caso di dirlo, di tanto lavoro. Firenze è al centro della questione sulla regolamentazione della cannabis: qui, da...

Se ne è parlato per mesi ed ora, finalmente, si passa alla fase pratica. È il momento di raccogliere i frutti, è proprio il caso di dirlo, di tanto lavoro.

Firenze è al centro della questione sulla regolamentazione della cannabis: qui, da alcuni mesi, è stato lanciato un progetto pilota che ha indicato l'Istituto Chimico Farmaceutico Militare del capoluogo quale unico centro italiano autorizzato a produrre cannabis per finalità curative, su indicazione del ministero della Salute.

Un progetto che risale a settembre 2014, e che nelle ultime settimane, dopo tanto dibattito, è entrato in una fase più concreta. Da pochi giorni sono arrivate presso la serra fiorentina 80 piantine di canapa, che dovranno ora, sotto la supervisione del ministero della Difesa e del ministero della Salute, produrre la sostanza necessaria a dar vita al farmaco a base di cannabis.

Un nuovo orientamento che consente quindi di ricorrere all'impiego dei semi di canapa per l'autoproduzione, così da evitare di dover importare il farmaco dall'estero, come oggi avviene.

Risparmi in termini economici e meno perdite di tempo per pazienti affetti da patologie gravi che necessitano del farmaco; questi i due motori principali che hanno mosso il progetto.

E la Toscana torna a far palare di sè in ambito di cannabis e legalizzazione. In questo contesto si fa ovviamente riferimento all’utilizzo per scopo medico; è qui che è stata approvata nel 2012, prima in Italia, la legge regionale tesa a garantire l'utilizzo della canapa per finalità terapeutiche.

Oggi il farmaco può essere reperito previa ricetta medica e a carico del Ssn: ad Arezzo, ad esempio, chi ha diritto ad utilizzarlo lo può ritirare gratuitamente presso la farmacia dell’ospedale aretino, unica nella provincia a dispensare il farmaco a base di cannabis.

Fin qui ciò che concerne l'uso medico; nelle ultime settimane si sta facendo anche strada l'ipotesi di regolamentare anche l'uso personale, consentendo l'autocoltivazione; in occasione della giornata mondiale della cannabis dello scorso 20 Aprile, si è assistito in tutta la regione ad una raccolta firme finalizzata a legalizzare produzione, vendita e consumo della sostanza.

Anche ad Arezzo sono comparsi i banchetti dei Radicali, presso il negozio Green Revolution di via Romana, dove è possibile firmare per appoggiare la legge sulla legalizzazione.

L'impressione, tuttavia, è che per questa apertura bisognerà attendere ancora a lungo. Per il momento a far passi da gigante in tutto il paese è l'utilizzo terapeutico, che trova nella città di Firenze il proprio centro vitale.

È quello che ha promesso anche il presidente della regione Enrico Rossi, fresco di un secondo mandato conferitogli dagli elettori toscani, che prima di essere rieletto aveva affermato di voler fare di Firenze il centro italiano di produzione di cannabis per i malati. E le premesse, per ora, sembrerebbero esserci tutte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cannabis legale: sulla Toscana gli occhi di tutta l'Italia

ArezzoNotizie è in caricamento