rotate-mobile
Attualità

Cani randagi in Casentino, il progetto per contenerli

Negli ultimi anni il fenomeno del randagismo si è diffuso nel territorio casentinese creando problematiche connesse sia alla salute pubblica - in quanto i randagi sono potenziali portatori di varie patologie - sia sotto l’aspetto socio-economico...

Negli ultimi anni il fenomeno del randagismo si è diffuso nel territorio casentinese creando problematiche connesse sia alla salute pubblica - in quanto i randagi sono potenziali portatori di varie patologie - sia sotto l’aspetto socio-economico, nonché per il benessere degli animali.

Per fronteggiare questo triste fenomeno, il Servizio di Polizia municipale in collaborazione con l’Ufficio Gestione Canile Intercomunale dell’Unione dei comuni Montani del Casentino, ha predisposto un progetto di prevenzione e di controllo sulle proprietà dei cani. “Questa iniziativa si attua attraverso un controllo diretto sui privati cittadini”, spiegano il Comandante del Corpo Unico di Polizia Municipale Marco Tognarini e il Vice Comandante Giancarlo Paggetti, “E si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i proprietari all’iscrizione del cane all’anagrafe canina come previsto dalla legge regionale in vigore, per permettere una rapida restituzione ai proprietari dei cani eventualmente smarriti, e di conoscere la consistenza e la distribuzione della popolazione canina nel nostro territorio”.

Il Casentino presenta su questo fenomeno numeri che devono far riflettere. Nell’anno 2016 sono stati complessivamente catturati 96 cani (dei quali solo 40 sono stati poi riconsegnati ai proprietari); una volta catturati, gli animali vengono trasferiti al canile intercomunale di San Piero in Frassino, dove vengono curati e assistiti, e dove il medico veterinario inserisce nella sottocute del cane, in modo rapido, innocuo e indolore una piccola capsula (microchip), che contiene un numero di identificazione univoco che viene rilevato da un lettore ottico.

Al momento il canile detiene circa una trentina di cani. L’obiettivo della Polizia Municipale e dell’Ufficio Gestione Canile Intercomunale è quello di combattere il fenomeno del randagismo e diminuire pertanto il numero dei cani abbandonati, favorendo la possibilità di restituzione degli animali ai legittimi proprietari. “Ricordiamo brevemente quali sono gli obblighi dei proprietari o detentori dei cani: iscrivere il proprio cane all’anagrafe e apporre il microchip entro i 60 giorni di vita dell’animale; fornire al proprio animale cibo e acqua in quantità sufficiente e con tempistica adeguata; prestare le necessarie cure sanitarie ed un adeguato livello di benessere fisico; garantire la regolare pulizia degli spazi di dimora degli animali e rimuovere le deiezioni lungo le vie o nei luoghi aperti al pubblico; segnalare per iscritto la eventuale scomparsa dell’animale entro tre giorni; comunicarne per iscritto il decesso o la cessazione a qualsiasi titolo, nonché il trasferimento di residenza, entro trenta giorni”. Il servizio di Polizia Municipale è a disposizione per tutte le informazioni relative alle normative vigenti, al fine di evitare le sanzioni previste nel campo di tutela degli animali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cani randagi in Casentino, il progetto per contenerli

ArezzoNotizie è in caricamento