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Bufera Sei Toscana. Ghinelli e Valentini: "Riportiamo la maggioranza azionaria in mano pubblica"

Ancora in mezzo all'occhio del ciclone. Sei Toscana balza nuovamente agli onori della cronaca a causa dell'uscita di "Sta" dalla compagine societaria (deteneva il 26,8% delle quote). Una notizia che arriva in seguito a quella...

Ancora in mezzo all'occhio del ciclone.

Sei Toscana balza nuovamente agli onori della cronaca a causa dell'uscita di "Sta" dalla compagine societaria (deteneva il 26,8% delle quote). Una notizia che arriva in seguito a quella riguardante l'aumento dei compensi per i membri del cda della stessa azienda che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Un fatto che non è passato inosservato e che ha suscitato numerose reazioni. Tra queste ci sono anche quella del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, attuale presidente dell'assemblea dei soci Ato Toscana Sud, e quella del sindaco di Siena Bruno Valentini.

“Sulla stampa si legge del possibile cambio di proprietà, diretto od indiretto che sia, relativo alle azioni di Sei Toscana possedute da soci privati - fanno sapere Ghinelli e Valentini in una nota congiunta - Sei Toscana non è una impresa qualsiasi. E' la società a capitale misto pubblico-privato che si è aggiudicata la gara per l'affidamento ventennale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella Toscana meridionale. Sei Toscana è attualmente commissariata a seguito dell'indagine giudiziaria sulla gara in oggetto ed ogni decisione importante relativa alla propria attività, come l'ingiustificabile ipotesi di aumento dei compensi del cda, va soppesata con estrema attenzione. Fatta salva la libertà decisionale riconosciuta dalla legge ad ogni socio di Sei Toscana, pur nei limiti delle procedure concorsuali in corso, riteniamo politicamente opportuno che eventuali mutamenti proprietari nella compagine azionaria vadano valutati preventivamente con la componente pubblica della medesima compagine, anche per le peculiarità del settore della gestione dei rifiuti. Confermiamo anche che il nostro obiettivo rimane quello di riportare la quota azionaria di maggioranza di Sei Toscana saldamente in mano pubblica, perché va ricostruito prima possibile un rapporto di fiducia e credibilità da parte degli utenti verso il servizio rifiuti”.

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