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Il giorno più triste dell'anno: il Blue Monday è in agguato. Una bufala, ovviamente

Si tratta di una trovata, che ha preso corpo nel 2005: ricorre il 21 gennaio 2019

Lunedì 21 gennaio è il Blue Monday, il terzo lunedì del primo mese dell'anno: ovvero, il giorno più triste del 2019. Almeno secondo quella che è diventata una tradizione globale. Alla cui origine c'è ben poco di scientifico, ma una trovata pubblicitaria.

L'origine britannica della ricorrenza

Approdata in Italia da qualche anno, la ricorrenza è britannica: il terzo lunedì di gennaio è stato individuato nel 2005 attraverso un’equazione matematica (prendendo in considerazione vari fattori) di un ricarcatore dell'Università di Cardiff, Cliff Arnall. Ma l'idea di fondo del Blue Monday è stata bollata da più parti come psudoscienza e l'equazione considerata priva di ogni fondamento. La stessa Università avrebbe preso le disatnze dalla ricerca. L'idea di una data "blu" (e visto che sono tirati in ballo fattori ambientali, di quale latitudine  che concentri la negatività dell'anno, è piuttosto affascinante: scavalcata quella, l'anno sarà in discesa. Ma, ovviamente, si tratta di una bufala, senza alcun fondamento. 

Il Blue Monday - dice senza mezzi termini Vogue - nasce nel 2005 da un'astuta e spericolata operazione di marketing di un'agenzia di viaggi, la Sky Travel, che decise di lanciare una campagna che annunciava l'esistenza del Blue Monday, il lunedì più deprimente dell'anno, e del rimedio per contrastarlo. Quale? Un viaggio ovviamente.

Il Guardian, celebre quotidiano britannico, ha dedicato più di un articolo per smontare qualsiasi appiglio scientifico della ricorrenza. Insomma, nessuna consolazione: forse il 21 gennaio 2019 non sarà il giorno più deprimente dell'anno. Che deve ancora arrivare. 

Foto: un'immagine tratta da facebook di "Sadness" personaggio del cartoon Inside Out della Disaney Pixar

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