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Bilancio in utile per l'Afm e risorse per il Comune. La funzione sociale, i servizi e l'innovazione

La funzione sociale e sanitaria, il ruolo di farmacista che racchiude anche quello del commerciante. Una realtà composta di mille sfaccettature quella delle farmacie dell'Afm, azienda pubblico privata nata oltre 15 anni fa. Il direttore...

La funzione sociale e sanitaria, il ruolo di farmacista che racchiude anche quello del commerciante. Una realtà composta di mille sfaccettature quella delle farmacie dell'Afm, azienda pubblico privata nata oltre 15 anni fa.

Il direttore generale Gianluca Ceccarelli, insieme al presidente Francesco Francini, al sindaco Ghinelli e all'assessore Tanti hanno presentato il bilancio 2017 dell'Azienda farmaceutica municipalizzata, un bilancio in utile che ha portato risorse anche nelle casse dell'azionista Comune di Arezzo.

Il dato al 31 dicembre dello scorso anno registra un fatturato di 26.569.298 euro e un utile complessivo, al netto delle imposte e del premio di produzione, di 448.355 euro (per un lordo di 676.779 euro), vantando rispetto al 2016 un +1,11% del fatturato e un +4,03% degli utili. Di questa cifra, 193.000 euro sono proprio per il Comune di Arezzo in qualità di socio di Afm che potrà così reinvestirli a favore del territorio. Ottantadue i dipendenti e otto le farmacie tra la città e le frazioni oltre al magazzino che funge da fulcro e che da solo porta metà del fatturato dell'azienda.

“Le farmacie - ha commentato il sindaco Ghinelli - svolgono un egregio lavoro nel territorio. Dunque, non mi rammarico del passo compiuto a inizio degli anni 2000 dall'amministrazione Lucherini di cui facevo parte, ovvero la trasformazione in spa dell’azienda speciale Afm e la cessione di una quota di maggioranza a soci privati. La professionalità di chi svolge quotidianamente il lavoro garantisce la qualità dei servizi erogati. E a proposito di servizi, i recenti loro sviluppi, rivolti verso le necessità reali delle persone, ad esempio Cup e Farmanotte, dimostrano come le farmacie comunali restino un baluardo di efficienza e di bontà del modello misto pubblico-privato”. “Aggiungerei - ha aggiunto l'assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti - anche la carta valore-famiglia e l'educazione sanitaria. Iniziative di un'amministrazione che vuole farsi sostenitrice di un'alfabetizzazione dei cittadini e mostrare un volto moderno del rapporto pubblico-privato. Ci siamo soffermati spesso sul modello sanitario toscano, negli ultimi mesi, e posso dire che l'esperienza del modello delle farmacie comunali aretine dimostra che il binomio pubblico-provato funziona, specie quando il pubblico mantiene il controllo dei servizi e la loro gestione diretta viene svolta dai soggetti più qualificati in termini di competenze”.

L’ultimo anno delle farmacie comunali ha previsto investimenti soprattutto per il miglioramento dell’offerta all’utente, con un aumento dei prodotti disponibili, con l’organizzazione di una serie di attività volte al controllo del benessere della persona e con un potenziamento del servizio del Cup attraverso la sua attivazione anche presso la farmacia di viale Mecenate e una crescita del numero complessivo di ore in cui è possibile prenotare visite (dalle 18 del 2016 alle attuali 42).

All’interno delle stesse farmacie sono stati effettuati lavori di modernizzazione per migliorare l’accoglienza e per renderle maggiormente funzionali, mentre un’attenzione particolare è stata rivolta all’incremento delle competenze dei dipendenti con un continuo aggiornamento professionale. Il magazzino di distribuzione dell’Afm, infine, ha incrementato il proprio servizio di distribuzione di farmaci, creando rapporti con 102 delle 120 farmacie presenti sul territorio provinciale aretino e stringendo nuove collaborazioni con farmacie senesi e umbre.

“Innovazione e automazione - spiega Gianluca Ceccarelli, amministratore delegato di Afm - ristrutturazione della farmacia 3, quella della zona Giotto, restyling della farmacia 1 sono i prossimi investimenti in cantiere. Sul tema dell'informazione abbiamo fatto un piano di investimenti molto importante per organizzare corsi a favore di farmacisti e collaboratori sui farmaci innovativi. Tutti hanno dato piena disponibilità a partecipare agli incontri, anche di domenica”.

Un’ulteriore nota positiva deriva dall’impatto sociale delle farmacie comunali sul territorio. Nel corso dell’anno sono state programmate molte attività di educazione alla salute nelle scuole primarie e superiori che hanno coinvolto 109 classi e circa 2.220 studenti: percorsi dedicati al corretto utilizzo dei farmaci, alle pratiche per la cura della persona, alla corretta alimentazione, alla prevenzione di tabagismo e alcolismo. Inoltre è stato rinnovato il progetto di alternanza scuola-lavoro che ha permesso a 77 ragazzi dell’Itis di vivere esperienze professionali e formative all’interno delle farmacie. Questo impegno sociale sta continuando anche nel 2018 con l’attivazione della Carta Valore Famiglia, che riconosce sconti sui prodotti parafarmaceutici per famiglie con due o più figli, e del Progetto Farmanotte, che prevede la consegna notturna dei farmaci in casi d’urgenza. Nelle varie farmacie verranno infine messi a disposizione una serie di servizi di assistenza a costi accessibili per i cittadini in difficoltà, dall’elettrocardiogramma all’holter cardiaco.

“Una delle mission che abbiamo - ha aggiunto Francesco Francini, presidente di Afm - è quella dell'educazione alla salute, tema già comparso nei precedenti interventi, nelle scuole: 2.200 alunni di Arezzo sono stai coinvolti su temi come alimentazione e pediculosi. Ospitiamo studenti stranieri in un progetto Erasmus e siamo con l'Itis in rapporto per un progetto di alternanza scuola-lavoro. Adesso vogliamo fare un salto in avanti ovvero, guardando anche alle tendenze moderne della comunicazione, entrare nel mondo dei social network. Le farmacie, d'altronde, sono viste dal cittadino come il primo approccio alla salute. La loro capillarità e capacità informativa risponderà così a questa esigenza di vicinanza. La farmacia, pubblica o privata che sia, sarà sempre più un luogo dove si erogano i servizi”.
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