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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità San Giovanni Valdarno

Mancate riscossioni e utenze troppo alte, condizione delicata per il bilancio di San Giovanni: le misure necessarie

La nota resa pubblica dopo il consiglio comunale offre una visione completa della condizione economico finanziaria dell'ente, definita molto delicata

Bilancio torppo rigido, entrate non certe e non controllate, utenze degli edifici pubblici troppo alte, mancate riscossioni. Sono numerosi e importanti i problemi che il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi ha riscontrato nell'ente. Tanto che è stata necessaria una variazione di bilancio per assicurere risorse alla cultura, al sociale ad esempio.

Vadi prospetta dunque una necessaria e inderogabile riorganizzazione del personale, dei settori, della macchina comunale, con una forte implementazione del dialogo tra di essi.

Questa la nota resa pubblica dopo il consiglio comunale e che offre una visione completa della condizione economico finanziaria dell'ente, definita molto delicata.

E’ evidente che la condizione economico finanziaria dell’ente è molto delicata. Un condizione ed una situazione che devono essere compiutamente e responsabilmente note a tutti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, perché soltanto partendo da una evidente consapevolezza e conoscenza dello stato attuale si possono intraprendere strade correttive e raggiungere obiettivi di miglioramento. Rispetto a questa situazione di criticità dovranno essere messe in atto, sin da subito, una serie di misure per controllare le utenze ed i consumi degli edifici pubblici che risultano costituire un onere pesante per l’ente, la spesa corrente, contemporaneamente mettendo in atto sistemi di implementazione delle riscossioni – che hanno cifre, come ben si comprende, ancora troppo basse – e del recupero delle riscossioni mancate – procedimento, questo, che in passato ha faticato a concretizzarsi.

Già procedere, compiutamente e rapidamente, alle volture e alla gestione diretta delle utenze da parte delle società concessionarie degli spazi di proprietà pubblica, come previsto nelle convenzioni, costituirà un passaggio importante verso una migliore gestione del bilancio comunale. La variazione che è stata proposta comporta un impegno di spesa di 133 mila euro. Siamo stati obbligati a ricorrere alla variazione di bilancio, perché era stato fatto un bilancio di previsione aveva lasciato senza coperture finanziarie numerosi settori: è chiaro che non abbiamo potuto rispondere compiutamente ed esaustivamente a tutti, ma abbiamo dovuto compiere delle scelte di priorità. Abbiamo scelto come destinatari di queste risorse aggiuntive alcuni settori, come il sociale e la cultura, che erano stati ‘penalizzati’ nel bilancio di previsione, e un capitolo come le manutenzioni che ci consentirà di intervenire, nei prossimi mesi, in alcune situazioni di criticità relative al decoro e alla qualità della vita urbana che sono per la nostra amministrazione un obiettivo importante da perseguire. Il nostro approccio è stato, nella occasione di questa variazione, e sarà in futuro, un approccio della concretezza, in cui ogni progetto avrà una copertura economica e finanziaria, per cui quello che vogliamo fare per San Giovanni sarà finanziato, e non prevedrà progetti annuali finanziati in maniera parziale.

Nel percorso di costruzione degli equilibri e della variazione ci è apparsa da subito evidente l’estrema rigidità del bilancio comunale, con poche voci di entrata, ma questo non era un fatto nuovo o non noto, ce lo aspettavamo. Quello che ci ha sorpresi è la difficoltà della struttura di operare un controllo sulle entrate, sulla riscossione delle entrate e sul recupero della riscossione mancata a vantaggio dell’ente. Pertanto, non soltanto dovremo mettere in campo tutte le energie e le risorse umane per trovare voci di entrata che al momento non ci sono – attraverso soprattutto il ricorso a finanziamenti pubblici, per i quali ci stiamo attivando – ma dovranno essere riorganizzate le risorse umane e la struttura dell’Ente in modo tale da poter controllare tutte quelle voci di uscita o di mancata entrata, che sono, attualmente, fuori controllo. L’organizzazione che andremo a costruire dovrà prevedere un dialogo tra i vari settori, che dovranno lavorare in sinergia tra di loro, non a compartimenti stagno non comunicanti, come spesso avviene.

L’impegno tecnico legato a questi equilibri di bilancio, ci impone un serio e responsabile percorso di risanamento, di riorganizzazione e di verifica dei conti del Comune – percorso che avrebbe dovuto essere intrapreso prima, come le relazioni del collegio dei sindaci revisori hanno più volte posto in evidenza anche in passato. E’ necessario avere l’atteggiamento e l’attitudine del buon padre di famiglia che, dovendo fare con pochi soldi, controlla con precisione le spese, cerca di ottimizzare tutte le entrate che ha a disposizione, cercando di accrescerle ed aumentarle: non è concepibile avere la sola attitudine alla spesa, e non controllare i consumi, quando ci sono entrate limitate e ristrette. Dall’altra parte sarà necessario che ciascuno faccia la propria parte: è importante che i cittadini rispettino i propri doveri, e, con senso civico, adempiano agli obblighi di pagamento che ad oggi, non risultano pienamente assolti.

Noi abbiamo il dovere, oltre al rispetto di quanto ripetutamente la Corte dei Conti e il Collegio dei revisori hanno ricordato, di recuperare i mancati pagamenti per poter svolgere le azioni del programma che ci siamo prefissati e per i quali abbiamo preso un impegno nei riguardi della cittadinanza. Chi non adempie ai propri doveri deve essere consapevole di arrecare un danno ad una intera comunità. In questa situazione è necessario intraprendere da subito azioni di controllo della spesa e recupero dei residui attivi per riportare la cassa in equilibrio. Oltre, naturalmente, a guardare verso gli enti superiori (Regione, Stato, Europa) per cogliere ogni opportunità di finanziamento o cofinanziamento di progetti attuabili nella nostra città.

Gli strumenti che metteremo in campo per raggiungere questi obiettivi sono:

1) Il recupero dei residui attivi da tributi, solo nel maggio 2019 sono stati notificati gli accertamenti TARI per parziale o omesso versamento delle annualità 2014-2015 e 2016. Si inizierà immediatamente l’elaborazione per poter inviare gli accertamenti relativi alle annualità 2017-2018 in modo da beneficiare degli incassi già prima della fine del 2019.

2) Azioni di controllo della spesa: la priorità è la verifica delle utenze delle fonti energetiche, sia rispetto alla coerenza riguardo le convenzioni in atto con gli utilizzatori degli immobili di proprietà comunale, sia mettendo in atto buone pratiche che consentano di diminuire i consumi anche nel rispetto dell’ambiente. Tuttavia ogni settore della struttura comunale dovrà controllare la spesa assegnata e mettere in atto azioni di recupero delle entrate mancate. Chi non opera un controllo dei capitoli di spesa assegnati, penalizza una intera città perché obbliga a distogliere da altri capitoli di investimento le spese aggiuntive del proprio settore.

3) Lo strumento che ci consentirà di controllare la spesa sarà il Comitato delle Posizioni dirigenziali ed organizzative che avrà cadenza di riunione mensile: la prima è organizzata per venerdì 2 Agosto, a cui ne seguirà una seconda convocata nel mese di Settembre.

In un contesto quale quello appena descritto, di ristrettezza di bilancio, di poche entrate, di necessità di mettere in atto un percorso di risanamento, di riorganizzazione e di verifica dei conti del Comune, sarà necessaria una seria e responsabile scelta delle priorità di intervento, di cui tutti devono avere piena consapevolezza, per quanto riguarda le opere pubbliche e gli obiettivi programmatici indicati nel DUP. Ritengo che se responsabilmente, tutti, istituzioni, struttura amministrativa, cittadini lavoreranno con impegno, serietà, senso di responsabilità e spirito di collaborazione nella direzione tracciata, la strada per risanare il nostro bilancio comunale sarà più facilmente percorribile e gli obiettivi prefissati saranno raggiunti. Ieri 31 luglio è stato presentato al Consiglio il DUP (Documento Unico di Programmazione) inteso come comunicazione delle linee strategiche ed operative su cui la Giunta intende lavorare e nel rispetto delle quali presenterà al consiglio un bilancio di previsione con l’adeguamento del programma triennale del fabbisogno del personale e del programma triennale dei lavori pubblici. In contemporanea è stata presentata la variazione di assestamento di bilancio e la salvaguardia degli equilibri del bilancio di previsione. Premesso che alcune variazioni normative e gli esiti delle verifiche degli organismi di controllo Corte dei Conti e Collegio dei revisori portano ad una situazione diversa rispetto a quella ipotizzata con il bilancio di previsione ci troviamo al momento in situazione di eccessiva spesa corrente e contemporanea scarsa attività di recupero dei residui attivi. La manovra di assestamento è quindi prudenziale e prevede spese per manutenzioni per il decoro della città, cultura settori penalizzati in fase di bilancio di previsione e copertura di spese obbligatorie.

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