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Biblioteca, parla il presidente Artini: "Qui fucina di cultura. Costruiamo un forte dialogo con l'Antiquaria"

170mila volumi moderni, oltre 95mila tra documenti e manoscritti antichi e un edificio dal valore storico-artistico inestimabile.
 E’ questo il patrimonio che dall’ottobre scorso si trova a dover gestire Alessandro Artini, indicato dalla giunta...

170mila volumi moderni, oltre 95mila tra documenti e manoscritti antichi e un edificio dal valore storico-artistico inestimabile.
 E’ questo il patrimonio che dall’ottobre scorso si trova a dover gestire Alessandro Artini, indicato dalla giunta Ghinelli come presidente della biblioteca di Arezzo.

Preside dell’istituto Buonarroti-Fossombroni e stimato sociologo, dagli ultimi mesi dell’anno scorso, è stato chiamato a raccogliere l’eredità di Sandra Rogialli che lo ha preceduto nella guida dell'istituzione bibliotecaria aretina.

“Nei mesi passati ho avuto modo di confrontarmi e capire come e dove muovere i primi passi - racconta il professor Artini - chi mi ha preceduto ha svolto un lavoro impeccabile e per tanto, ho scelto di proseguire sulla scia di quanto avviato prima del mio arrivo”.

Con Artini fanno parte del consiglio di amministrazione Francesca Chieli e Ciro Iannone mentre, Silvana Chianucci occupa il ruolo di dirigente.

Alessandro Artini Alessandro Artini

“Nei mesi successivi all’insediamento - spiega ancora Artini - abbiamo deciso di muoverci tenendo conto di due prospettive. Da una parte cercheremo di promuovere una sempre più attenta e fitta attività culturale. La biblioteca ha necessità di riaffermare il proprio ruolo in questo contesto. In secondo luogo, cercheremo di rendere più efficace il ruolo della biblioteca sia nell'acquisto dei libri che nel loro smaltimento. Il patrimonio che dobbiamo custodire e gestire è enorme e non possiamo permetterci di farlo con superciailità”.

Contando i volumi e le pubblicazioni raccolte all’interno della Rete Documentaria Aretina, sono in tutto 900mila. Il fondo antico della Biblioteca è costituito da 95.656 documenti tra manoscritti, incunaboli, opere a stampa e periodici antichi e dal 2012 l'istituzione si è arricchita anche di una preziosa ala multimediale.

“Abbiamo in cantiere tante idee per il rilancio della biblioteca ma ancora non voglio svelare niente - prosegue Artini - quello che posso preannunciare invece è che stiamo cercando di adoperarci per rispondere sempre più alle esigenze della popolazione e soprattutto dei più giovani. La biblioteca non può essere solo un luogo di studio e di lettura. Deve essere fucina di cultura. Inoltre, ogni mese il Palazzo Pretorio convive con la Fiera Antiquaria. Gli spazi sono condivisi e questo appuntamento potrebbe diventare uno buono spunto per creare delle sinergie. Vedremo strada facendo”.

Nelle ultime settimane, la biblioteca di Arezzo ha ospitato numerosi incontri facenti parte del ciclo di conferenze “Le religioni nel nostro tempo”. Esperti di fama nazionale sono stati accolti nelle sale dello storico palazzo.

“Abbiamo avuto un riscontro davvero molto positivo - sottolinea Francesca Chieli, consigliere - non solo le persone hanno partecipato ma hanno anche apprezzato la varietà degli argomenti proposti. Una grande soddisfazione per noi”.
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