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Parcheggio Baldaccio, in Consiglio Comunale la comunicazione sull'esposto dei Revisori. Il legale: "Nessun ostacolo alla vigilanza"

Non c'è pace per l'affaire del parcheggio Baldaccio. Nell'occhio del ciclone questa volta c'è la delibera del Consiglio comunale approvata lo scorso luglio, con la quale si è sancita la parziale risoluzione anticipata consensuale della concessione...

Non c'è pace per l'affaire del parcheggio Baldaccio. Nell'occhio del ciclone questa volta c'è la delibera del Consiglio comunale approvata lo scorso luglio, con la quale si è sancita la parziale risoluzione anticipata consensuale della concessione della struttura e di fatto il ritorno alla gestione comunale degli stalli di parcheggio a rotazione e dei locali a destinazione commerciale. Una delibera che ha avuto per ben due volte il parere negativo del Collegio dei Revisori dei conti, il quale nelle scorse settimane ha segnalato la vicenda con un esposto alla Procura di Arezzo e alla Procura della Corte dei Conti della Toscana affinché, se ritenuto opportuno, vengano svolte verifiche sull'operato dell'Amministrazione. In particolare il Collegio sostiene che si sia creata una situazione di ostacolo alla vigilanza durante l'adozione e l'approvazione della delibera, ovvero nel "passaggio di mano".

E proprio questa mattina, in apertura di consiglio comunale, il presidente Alessio Mattesini darà comunicazione ai consiglieri di quanto avvenuto. Un passaggio formale, preceduto giovedì scorso, da un incontro tra il presidente Mattesini e i capogruppo, durante il quale è stata resa nota la vicenda.

Proprio ieri il Pd ha alzato per primo il velo sull'ingarbugliata questione, annunciando richieste di chiarimenti, molto probabilmente sotto forma di interrogazione:

"Il sindaco, con le sue prerogative e le sue scelte in materia di dirigenti - si legge in un comunicato stampa - , non può sottrarsi alle sue responsabilità in questa vicenda. Avevamo già sollevato, purtroppo da soli, come negativa prassi di questa amministrazione il continuo avvicendarsi dei massimi dirigenti, a partire dal Segretario Generale.

Riteniamo indispensabile che il sindaco informi personalmente il consiglio di quanto sta succedendo in Comune, fornendo una dettagliata spiegazione dei fatti contestati dai Revisori".

Ma cosa avrebbero contestato, di preciso, i revisori? "Nella lettera del Collegio - spiega l'avvocato Stefano Pasquini, legale che rappresenta il Comune di Arezzo - si parla di una delibera, quella dello scorso 24 luglio, che per due volte aveva ricevuto un parere negativo dei revisori. Secondo quanto imputato all'amministrazione, alla fine la delibera avrebbe cambiato titolo per aggirare questo parere". Totalmente diversa invece la ricostruzione della vicenda da parte dell'amministrazione comunale. "La delibera approvata era stata modificata non solo nel titolo, ma anche nei contenuti - afferma il legale - e questo è già stato spiegato in una nota di risposta con le controdeduzioni già spedita a Procura e Procura della Corte dei Conti. Per questo non può essere considerata la stessa che aveva ricevuto il parere negativo". La delibera approvata dal Consiglio Comunale, secondo quanto ricostruito dal legale, avrebbe riportato le osservazioni del Collegio e le controdeduzioni dell'Amministrazione. I cambiamenti, sottolinea l'avvocato, sarebbero stati sostanziali. Si parla di un aspetto di tipo formale (la delibera "bocciata" dai revisori aveva per oggetto la "risoluzione consensuale e transazione", mentre in quella che ha "dribblato" il collegio ed è stata poi approvata, veniva presa in esame la sola risoluzione consensuale, visto che non c'era stata nessuna lite o contesa tra le parti) e di un aspetto economico (ovvero la novità di un importante finanziamento in arrivo). Questa mattina, se ci saranno - come già annunciato tra le righe del comunicato stampa dal Pd - delle interrogazioni, le eventuali risposte potrebbero offrire ulteriori spiegazioni. E poi sarà la volta della Procura e della Procura della Corte dei Conti, che dovranno decidere se e come procedere incardinando indagini volte a chiarire l'intera vicenda. Quello che è certo, invece, è che si tratta della prima volta nella storia del Comune di Arezzo che il Collegio dei Revisori dei Conti segnala irregolarità ritenute gravi - come l'ostacolo alla vigilanza appunto -, ad una Procura. Mentre non è certo la prima volta che una delibera viene approvata nonostante il parere negativo del Collegio. Basta guardare oltre la piazza del Comune, nel palazzo della Provincia, dove il bilancio è stato approvato nonostante il parere negativo. Oppure ancora più lontano, a Roma, dove la giunta Raggi non ha esitato a dare l'ok ad un bilancio consolidato bocciato dai revisori.

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